Teramo, Master Universitario in “Riabilitazione Uro-Ginecologica”

Si è conclusa a Teramo, presso la Unità Operativa Clinicizzata di Urologia e Andrologia, la prima edizione del Master Universitario in Riabilitazione Uro-Ginecologica dell’Università di L’Aquila. Della durata di un anno questo master ha visto impegnati in attività teoriche e pratiche 16 partecipanti provenienti da tutte le regioni, dall’Alto Adige alla Sicilia, che, nel corso dello scorso anno, hanno frequentato con interesse e partecipazione. Ma perché questo master e perché proprio in riabilitazione uro-ginecologica? Lo chiediamo al Prof. Carlo Vicentini coordinatore delle attività didattiche. “Le disfunzioni del pavimento pelvico, sia maschile che femminile sono patologie che incidono notevolmente in ambito sociale, psicologico, lavorativo, familiare e sessuale e condizionano, in definitiva, in modo pesante la qualità di vita dell’individuo. L’idea di creare un master che formasse professionisti specializzati nel trattamento di tali disfunzioni è nata dalla costatazione – continua Vicentini – che pochi sono in Italia i centri e gli operatori qualificati che si occupano di riabilitazione del pavimento pelvico e che la dimensione del fenomeno è difficile da valutare”. “Il Master ha una connotazione fortemente professionalizzante” interviene il professor Giuseppe Galatioto Paradiso, l’altro medico che ha curato il progetto “pertanto è stata scelta Teramo in quanto sede di riferimento per le attività

teorico pratiche specifiche e dove è presente un centro per il trattamento delle patologie del pavimento pelvico”. A quando una seconda edizione? “Visto il forte interesse dell’iniziativa” dice ancora Vicentini “è stato attivato un secondo ciclo che prenderà inizio a marzo e che vedrà 30 frequentatori che seguiranno un percorso formativo che pensiamo di svolgere quasi interamente a Teramo. Sarà un master innovativo per il suo genere dove verrà dato più spazio alla parte pratica professionalizzante e si amplierà la piattaforma già utilizzata in internet per implementare la formazione teorica a distanza. Ci sarà quindi un maggior coinvolgimento di tutte quelle figure del mio reparto specializzate in tale attività, parlo di medici e infermieri, ma ci sarà anche un coinvolgimento di altre strutture e reparti con interessi ed attività affini alle specifiche del master.”