Roseto, nidi di fratino in diminuzione
Sono stati complessivamente 29 i nidi di fratino (Charadrius alexandrinus) censiti nel 2018 in Abruzzo. Tra questi 16 (il 55%) sono andati a buon fine con l’involo dei pulli mentre in 13 casi l’esito è stato negativo. Questo il dato di sintesi più importante del report 2018 presentato nella sede della Direzione marittima di Pescara dal comandante Donato De Carolis, dal vertice dell’Area marina protetta “Torre del Cerrano” (il presidente Leone Cantarini e il direttore Fabio Vallarola) e dal delegato regionale Wwf Luciano Di Tizio. Nonostante siano ormai diversi anni che, attraverso il Progetto Salvafratino, l’Amp Torre del Cerrano e il Wwf Abruzzo, anche attraverso una rete di volontari che operano in realtà locali, portano avanti azioni di tutela e monitoraggio dei nidi di fratino lungo la costa abruzzese, il 2018, è stato spiegato, è stato un po’ l’anno zero per la tutela del piccolo trampoliere. A presentare il report è stato l’ornitologo Stefano De Ritis, cui è stato affidato il coordinamento scientifico dell’azione. I comuni interessati sono stati otto (42%) sui 19 presenti lungo la costa abruzzese – cinque sono teramani: Martinsicuro, Alba, Roseto degli Abruzzi, Pineto e Silvi – e il numero complessivo dei nidi appare in diminuzione (solo 29 contro una media di 44 registrata negli ultimi anni), in linea con quanto sta accadendo a livello mondiale per la specie, ovunque in forte declino.