Elezioni europee, stime e proiezioni delle forze politiche
Pubblicati i primi sondaggi in vista delle europee: balzo Lega, ma sovranisti destinati a restare minoranza. E forse anche all’opposizione: si prospetta una Megacoalizione di popolari, socialisti e liberali
Popolari e Socialisti in deciso calo e senza più una maggioranza a due, ma con una tenuta ancora solida assieme ai liberali dell’Alde. E crescita delle forze ‘sovraniste’
Primi i Popolari
Il primo gruppo per consistenza numerica resta il Partito Popolare, nelle cui fila siedono oggi 217 eurodeputati: le proiezioni attribuiscono alla famiglia del Ppe 183 parlamentari, dunque un calo di 34 seggi.
Secondi i Socialisti
Secondo gruppo dell’Europarlamento, restano i i socialisti, riuniti nel gruppo Socialisti&Democratici (S&D), che cinque anni fa hanno eletto 186 deputati e che oggi sono considerati dai sondaggi in calo di 51 seggi a quota 135.
Terzi i Liberali
La terza forza dell’assemblea di Strasburgo è quella dei liberali dell’Alde, che assieme a Popolari e Socialisti diede vita nel 2014 alla maggioranza per l’indicazione delle principali cariche istituzionali della Ue.
Quarto posto per i sovranisti (Lega)
Un balzo netto, secondo le proiezioni, sarà quello dell’Europa delle Nazioni e delle Libertà, in cui siede la Lega, che potrebbe diventare il secondo partito della Ue dietro alla Cdutedesca.
Il gruppo di estrema destra oggi ha 37 deputati e proprio grazie alla spinta leghista in arrivo dall’Italia dovrebbe arrivare a quota 59 guadagnando 22 parlamentari, candidandosi così a diventare la quarta forza parlamentare a Strasburgo.
Per i gialloverdi pare arriveranno solo stime di crescita
Ma se in termini complessivi, malgrado la crescita dei partiti ‘anti-sistema’, il quadro Ue è destinato a non mutare troppo, visto da Roma il dato è esaltante per la Lega che diventerebbe il secondo partito dell’Europarlamento, passando da 6 a 27 deputati con il 32,4%, e staccando gli alleati del Movimento 5 Stelle (dati al 25,7%) di quasi sette punti.
Il M5S comunque guadagnerebbe 8 seggi passando dai 14 attuali a 22. Crollerebbe invece il Pd, il cui risultato rispetto al 2014 sarebbe più che dimezzato: i Dem passerebbero dagli attuali 31 deputati a 15.
Il gruppo di destra dei Conservatori e Riformisti (in cui siedono i riformisti Conservatori di Raffaele Fitto e Fratelli d’Italia) sono dati in calo di 24 deputati, passando dagli attuali 75 a 51 seggi.
Il dominus del gruppo sarà il partito Libertà e Giustizia al governo in Polonia e con cui Matteo Salvini ha iniziato dei contatti in vista della prossima composizione dei gruppi in Parlamento.
Il gruppo della Sinistra unitaria (Gue), che oggi ha 52 seggi, dovrebbe perderne 6 e arrivare a quota 46.
I Verdi infine, considerati come un possibile ago della bilancia insieme all’Alde per costituire una maggioranza ‘europeista’ in Parlamento, perderebbero 7 seggi arrivando a quota 45 dagli attuali 52.