L’Aquila, Emidio Di Carlo a Firenze per Il 500° di Leonardo
Il critico d’arte aquilano, Emidio Di Carlo, (nostro collaboratore) ha dato il via a Firenze ai festeggiamenti per il 500° Anno dalla morte di Leonardo da Vinci.
Al Palazzo del Pegaso, dal fino al 14 marzo, si svolge la mostra internazionale d’arte contemporanea, “Leonardo. Maestro genio e regolatezza”.
Non è la prima volta che la Regione Toscana chiama in causa le presenze e i testi critici del critico e storico aquilano Di Carlo. Si possono ricordare gli interventi in occasione delle mostre “L’arte a Palazzo” del 2014 (“Rosso fiorentino, i tintori del 1400”), del 2016 (Dai Tintori ai Battiloro”. Si può anche risalire al 1996 quando venne riservato un invito speciale per la presentazione a Palazzo Strozzi della mostra “Gli ingegneri del Rinascimento dal Brunelleschi a Leonardo da Vinci”, con il “Codice del volo degli uccelli” e il “Disegno dei carri falcati”.
Nel nuovo intervento in Firenze, il critico aquilano ha affrontato il suo excursus storico su Leonardo su un tema di scottante attualità, già oggetto d’attenzione sulla ‘diversità’ migratoria: quella odierna segnata dalla povertà verso i paesi europei, quella che, nel tempo ha interessato gli artisti producendo bellezza e vantaggi economici anche per il futuro.
In Firenze, ora si vuole sottolineare Leonardo nei panni del migrante nel suo tempo. Da Firenze a Milano, a Roma e ad Amboise (in Francia), dove Francesco I gli assegnò la dipendenza del Castello reale e in cui l’artista italiano trascorse i suoi ultimi sette anni di vita, lasciandovi i primi modellini dell’aeroplano, dell’automobile, dell’elicottero, del paracadute, del ponte girevole, del carro armato, della mitragliatrice, ecc..,
Il nuovo appuntamento in Firenze è anche l’occasione per il critico aquilano, in quanto direttore artistico del Circolo Culturale Spazio Arte di parlare agli amici di Firenze del gran lavoro della ricostruzione in atto nel capoluogo abruzzese e delle sue realtà culturali che non hanno mai rinunciato alla corrente vitalità anche a seguito dei grandi danni procurati dal sisma nell’aprile 2009.