Giulianova, sospeso regolamento antirumore.
Soldà ne sospende l’efficacia per 90 giorni per consentire la massima apertura alle associazioni di categoria ma promette stringenti controlli per scongiurare la “mala movida”.
Il commissario straordinario Eugenio Soldà ha deciso di sospendere per 90 giorni il “Regolamento Comunale per la disciplina delle attività rumorose e per la tutela dall’inquinamento acustico”.
“Una scelta, questa, che ho assunto per garantire la massima apertura alle associazioni di categoria che vivono di turismo.
Tuttavia voglio rassicurare l’intera cittadinanza sul fatto che ci saranno stringenti controlli sugli esercizi commerciali che utilizzano impianti di diffusione sonora affinché questi operino nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Insomma, la sospensione non produrrà una deregolamentazione in materia di inquinamento acustico né autorizzazioni di deroga ai limiti acustici vigenti. Il Comune di Giulianova – prosegue Soldà – con l’approvazione del tanto temuto “Regolamento Comunale per la disciplina delle attività rumorose e per la tutela dall’inquinamento acustico” ha inteso fornire uno strumento agli operatori economici che lavorano sul territorio comunale, recependo le disposizioni di legge nazionali e regionali con un unico documento, più strutturato ed organico rispetto alle normative di settore.
Questo compito, va rammentato, è stato posto a carico dei Comuni dalla legge 447/95 che all’art. 6, disciplina le competenze dei Comuni.
La tutela dell’inquinamento acustico, come è noto, riveste d’altronde un ruolo fondamentale nella gestione comunale poiché deve contemperare le legittime richieste degli operatori economici che in una città a vocazione turistico-balneare vogliono offrire spettacoli e manifestazioni musicali, e la tutela dall’inquinamento acustico della popolazione residente e non.
In altre parole il desiderio di divertimento, di svago e di aggregazione, giusto ed opportuno, non può né deve entrare in contrasto con la qualità di vita dei residenti ma anche di quei turisti che non amano il chiasso estremo.
Divertimento si, mala movida no.
Con la sospensione di 90 giorni, pertanto, verrà data l’occasione di attivare un confronto sul tema e valutare le osservazioni che emergeranno, e che peraltro, finora, nonostante l’allarme sociale creato non hanno assunto la consistenza di un documento organico”.