Lettera di S.E. Mons. Lorenzo Leuzzi, della Diocesi di Teramo-Atri
Cari giovani,
vi scrivo pochi giorni dopo l’annuncio della Risurrezione di Gesù di Nazareth.
Spero che ciascuno di voi abbia almeno sentito la notizia.
Sono tante le notizie che ci raggiungono, come vi ricordavo nella mia lettera di aprile. Forse, può essere capitato di non aver dato troppa importanza, forse perché si tratta di una notizia già conosciuta e quindi da rimuovere senza rimpianti o, meglio, senza novità.
È un annuncio ovvio e desueto.
Vorrei invitarvi a ritornare su questa notizia, perché si tratta non di un miracolo, come lo fu quello di Lazzaro, che morì nuovamente!
Gesù è vivo!
Il Vangelo di Luca ci ricorda: “Non è qui, è risorto” (24,5). I discepoli Lo hanno rivisto ma non come accadde per Lazzaro.
Lui è presente non più come prima, ma come Colui che incoraggia ciascuno di noi ad essere protagonista della vita.
È una presenza stabile, non astratta, lontana nei cieli, che guida gli avvenimenti della storia lasciando a ciascuno di noi la libertà.
È questa la vera novità!
Molte volte ho sentito parlare di destino, di programmazione.
Tutto deve essere programmato per evitare il destino. Quante illusioni!
La storia è in buone mani, nonostante la lettura dei giornali ci solleciti a cambiare opinione. A noi il compito di viverla con Colui che ci lascia liberi di affrontare gli avvenimenti della vita!
Quanto più tu programmi la vita, tanto più ti sfugge!
Perché nella vita ci sono tanti imprevisti che solo vissuti con il Risorto ti aprono al vero progetto della tua vita, che vedrai dopo, quando avrai accolto le sfide giorno per giorno.
Lui ti aiuta a non evadere dalle sfide, ma a guardarle con gli occhi e ad affrontarle.
Perché Lui è vivo, come ci ricorda papa Francesco nella Sua lettera post-sinodale.
È ciò che ha vissuto San Gabriele dell’Addolorata: quante volte ha voluto fuggire al progetto che il Risorto aveva per Lui.
Ha sempre fatto bene il suo dovere, di cristiano impegnato, di studente, …, ma il Risorto aveva per lui un altro progetto.
Perché non accogli anche tu il Risorto che cammina accanto a te come con i discepoli di Emmaus? (Lc. 24, 13-35).
Sarai libero dalla programmazione e potrai decidere del tuo futuro!
È il futuro di chi non ha paura delle sfide, delle difficoltà e degli imprevisti.
Gesù è risorto per questo: per non lasciarti in balìa del destino o della programmazione!
Anche tu vivi le tue giornate con serenità, nell’impegno e nel servizio del fratelli.
Non tutto capirai subito, ma se c’è il Risorto troverai la strada per realizzare pienamente la tua vita.
Nella società ci sono tante spinte che ci inducono a credere che siamo già destinati e programmati.
Ma tu ricordati che Lui è risorto! Nessun destino e nessuna programmazione sono già fissati!
Condivideremo insieme a tanti giovani di diversi continenti la gioia di camminare con Lui nella veglia mariana internazionale che vivremo insieme Sabato 11 maggio alle ore 16.00 nel Santuario di San Gabriele dell’Addolorata a Isola del Gran Sasso.
Fra un anno celebreremo il centenario della sua canonizzazione. Un giovane che si è fidato del Risorto, pur resistendoGli tante volte.
Impara anche tu a gareggiare con il Risorto! Se vincerai con Lui la tua vita sarà piena di gioia.
Come lo ha sperimentato Maria, la Madre di Gesù e il giovane Gabriele dell’Addolorata.
Vi aspetto con grande gioia insieme ai vostri amici.
Vostro, Lorenzo, vescovo