Ortona, Fratino a rischio a Foro e Riccio
Il WWF Abruzzo, a firma del delegato regionale Luciano Di Tizio, ha scritto ieri mattina al sindaco del Comune di Ortona e per conoscenza al Ministero dell’Ambiente, alla Commissione Ambiente dell’Unione Europea, all’Ufficio Demanio Marittimo della Regione Abruzzo oltre che a Carabinieri e Guardia Costiera di Ortona. Area marina Protetta Torre del Cerrano e ISPRA.
Nel testo, interamente dedicato alla tutela del Fratino ( Charadrius alexandrinus), si ricorda come “con Determinazione Dirigenziale n. 439 del 30 aprile 2019 (Registro Generale) del Settore Attività tecniche e produttive – Servizio Programmazione e Gestione del Territorio del Comune di Ortona (CH) è stato approvato l’Avviso pubblico per l’assegnazione di concessioni demaniali marittime stagionali per finalità turistico ricreative e di valorizzazione sociale e ambientale (Prot. n. 13284/19 del 30/04/2019). L’Avviso in questione, per la stagione balneare 2019, intende affidare 10 nuove concessioni temporanee per la durata di quattro mesi dal 1° giugno al 30 settembre 2019, nell’area denominata Postilli-Riccio in località Foro, nella parte nord del Comune di Ortona: tali nuove concessioni dovrebbero essere assegnate a 10 dei 33 richiedenti conformi all’Avviso”.
“Nell’area interessata dall’Avviso ricade – ricorda però il WWF – anche un sito (litorale contrada Foro in prossimità della Stazione di Tollo) che rappresenta ormai una delle poche realtà della costa abruzzese dove nidifica il Fratino ( Charadrius alexandrinus)”.
Dal 2015 l’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” e il WWF Abruzzo sono impegnati nel Progetto Salvafratino Abruzzo per la tutela di questa specie attraverso una campagna di volontariato volta alla sua tutela gravemente minacciata da una serie di problematiche legate principalmente al disturbo antropico nella fase riproduttiva che coincide con l’avvio e i primi mesi della stagione balneare. Negli ultimi anni anche nella regione Abruzzo, come nel resto d’Italia e d’Europa, si è registrata una progressiva drammatica diminuzione delle nidificazioni giunte a buon fine.
Nel caso il WWF segnala che “da marzo 2019, proprio attraverso il Progetto Salvafratino Abruzzo, nell’area interessata dalla proposta di insediamenti balneari sono stati individuati 10 nidi di Fratino (la maggiore concentrazione registrata in Abruzzo) tutti tempestivamente segnalati al Comune di Ortona (CH) attraverso comunicazione per posta certificata”.
Il WWF ricorda che il Fratino è protetto da numerose convenzioni internazionali, è tutelato a livello comunitario ed è inserito tra le specie particolarmente meritevoli di salvaguardia nell’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 concernente la conservazione degli uccelli selvatici (già Direttiva 409/79/CEE “Uccelli”). L’art. 5 della Direttiva, recepita in Italia dalla Legge n. 157/1992, al fine di tutelare le specie elencate nell’Allegato I della Direttiva prevede, tra gli altri, al punto d, il divieto di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva. Il Fratino è inoltre ricompreso nella Lista rossa IUCN dei vertebrati italiani nella categoria EN ( Endangered = In Pericolo). Sulla base di osservazioni dirette, scrivono nel loro rapporto gli esperti dell’IUCN, si ritiene che la popolazione italiana “sia diminuita plausibilmente di almeno il 50% negli ultimi dieci anni”.
“È evidente – conclude il WWF – che la creazione di 10 nuovi stabilimenti balneari in una delle aree maggiormente vocate su tutto il litorale abruzzese alla conservazione del Fratino, non solo risulta incompatibile con la presenza dei numerosi nidi segnalati, ma costituisce una gravissima minaccia alla sopravvivenza stessa della specie sull’intera costa abruzzese”.
Alla luce di quanto esposto, considerando anche la nota della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Abruzzo del 15 maggio scorso nella quale si auspica una rapida revisione del piano demaniale di Ortona vigente dal 2011 al fine di “andare nella direzione della conservazione integrale dei tratti di costa con caratteristiche di naturalità come quelle dunali nell’area della stazione di Tollo e della regolamentazione di quelli oggi già interessati da concessioni”, il delegato Abruzzo del WWF chiede al sindaco di Ortona “di mettere in atto tutte le misure necessarie affinché quanto previsto dalla Determinazione Dirigenziale n. 439 del 30 aprile 2019 venga rivisto al fine di garantire la tutela del Fratino” e alle altre Istituzioni in indirizzo “di intervenire con la massima sollecitudine affinché sia evitato che i prospettati interventi possano tradursi in una reale e concreta minaccia alla sopravvivenza del Fratino sul litorale abruzzese”.