Teramo, chiusura traforo Gran Sasso e sicurezza
La Provincia di Teramo chiede allo Stato il finanziamento integrale degli interventi di messa in sicurezza già individuati dalla Regione;
l’immediato allontanamento delle sostanze pericolose dall’INFS; la partecipazione delle associazione ambientaliste ai tavoli istituzionali; la pubblicazione on line di tutti gli atti.
Il commissariamento viene valutato come ipotesi subordinata a quello che si può fare subito. Domani Assemblea dei Sindaci allargata alla partecipazione di Regione, parlamentari, associazioni.
Votato all’unanimità l’ordine del giorno messo a punto dal Presidente quale sintesi del confronto che si è svolto nella seduta del 30 aprile su richiesta della minoranza. Fra le altre cose si chiede allo Stato il finanziamento integrale degli interventi di messa in sicurezza (172 milioni di euro come quantificato nella delibera di Giunta Regionale 33/2019); l’immediato allontanamento delle sostanze pericolose dall’INFS; la partecipazione delle associazione ambientaliste ai tavoli istituzionali; la pubblicazione on line di tutti gli atti riguardanti i lavori del tavolo istituzionale e che, infine, il commissariamento sia valutato come ipotesi subordinata a quello che si può fare subito “anche per evitare “deresponsabilizzazione”. In ogni caso, si legge nel documento, il commissariamento “deve prevedere specifiche norme per la trasparenza e la partecipazione dei cittadini per evitare quanto accaduto con il precedente Commissario”.
Il documento presentato all’Assemblea ripercorre la storia dei problemi causati dalla coesistenza fra le montagne del Gran Sasso dell’autostrada, del Laboratorio dell’INFS e delle sorgenti captate dagli acquedotti: almeno sette incidenti “più o meno gravi”;
un sito che è dentro il Parco, di Interesse Comunitario (SIC) e Zona di Protezione Speciale;
lo stoccaggio, tuttora, nei laboratori, di “sostanze pericolose”;
i lavori del Commissario nominato dal Governo nel 2004 che alla luce delle indagini della Procura di Teramo si sono rivelate “in parte insufficienti in parte inservibili”.
“Non dobbiamo fare demagogia e populismo; noi non diciamo no a tutto, chiediamo delle cose ben precise e vogliamo avere un ruolo – ha dichiarato il Presidente ringraziando la minoranza per il ruolo di impulso svolto in questa circostanza così come hanno fatto nei loro interventi anche i consiglieri di maggioranza – non possiamo rimandare decisioni che possono e devono essere prese ora”.
Da qui le richieste; oltre a quelle citate si chiede di arrivare alla perimetrazione delle Aree di Salvaguardia già previste dall’art 94 del decreto legislativo 152 del 2006; la valutazione da parte del Ministero delle Infrastrutture se “il comportamento dell’autostrada dei Parchi circa la chiusura del tunnel sia coerente con la convenzione in essere e che in ogni caso vengano assunti tutti i provvedimenti per scongiurare la chiusura del Traforo”.
Domani il documento sarà proposto all’Assemblea dei Sindaci – ore 10 sala consiliare della Provincia – che per l’occasione è stata allargata alla partecipazione di Regione, parlamentari, associazioni.