Gli italiani spendono sempre meno secondo l’Istat
L’Istat rileva che in questo mese si stima una flessione dell’indice che riguarda il clima di fiducia dei consumatori dal 111,6 al 109,6, ovvero ad un livello più basso dal mese di luglio dell’anno 2017. Anche per quanto concerne l’indice composito del clima di fiducia delle imprese si registra una dinamica negativa (da 100,2 a 99,3).
Le componenti dell’indice di fiducia dei consumatori sono in calo: il clima economico e quello futuro registrano una diminuzione più marcata mentre la flessione è più contenuta per il clima personale e per quello corrente.
In riferimento alle imprese, l’indice di fiducia registra una flessione nel comparto manifatturiero e, soprattutto, nelle costruzioni; nei servizi l’indice registra una diminuzione più contenuta mentre nel commercio al dettaglio sale.
Per quanto riguarda le componenti dei climi di fiducia delle imprese, nell’industria manifatturiera si rileva un peggioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle attese sulla produzione; il saldo relativo alle scorte di magazzino è in aumento. Nelle costruzioni la dinamica negativa dell’indice è trainata dal deciso ridimensionamento delle aspettative sull’occupazione presso l’azienda a cui si unisce un peggioramento dei giudizi sugli ordini.
Con riferimento al settore dei servizi, si segnala il peggioramento dei giudizi sugli ordini e sull’andamento degli affari; le attese sugli ordini sono in aumento. Nel commercio al dettaglio, l’incremento dell’indice è dovuto al miglioramento dei giudizi e, soprattutto, a quello delle attese sulle vendite, diffuso sia alla grande distribuzione sia a quella tradizionale. Il saldo dei giudizi sul livello delle giacenze diminuisce.