Pineto, arrestato 34enne serbo, era in vacanza
Arrestato 34 enne serbo destinatario di mandato di arresto europeo dell’autorità tedesca. Dovrà scontare un anno e sei mesi di reclusione
Questa notte gli agenti del Commissariato di Atri impegnati nel servizio di controllo del territorio rintracciavano in Pineto presso una struttura alberghiera un cittadino serbo G.R., di 34 anni, residente in Austria, nel mentre si trovava in vacanza sul litorale teramano.
l medesimo, dopo aver invano cercato di sottrarsi al controllo dei poliziotti, è stato poi identificato dagli agenti che lo sottoponevano a fotosegnalamento, appurando che sotto altre generalità era gravato da un mandato di arresto europeo per estradizione emesso dalle autorità tedesche a seguito di una sentenza di condanna ormai definitiva emanata dall’Autorità Giudiziaria estera ad anni 1 e mesi 6 di reclusione in quanto ritenuto colpevole dei reati di minaccia, lesioni personali, guida senza patente e truffa.
Svariati i reati contestati tra il 2014 e il 2015 al 34enne, tutti commessi in Germania.
Infatti le autorità giudiziarie tedesche avevano accertato che il medesimo nel maggio e nel giugno 2014, dopo aver minacciato in due distinti episodi i suoi familiari, li aveva aggrediti causandogli lesioni personali non gravi. Inoltre tra l’11.12.2014 e il 29.9.2015 il predetto, per ben sette volte era stato fermato dalla polizia tedesca alla guida di diversi veicoli pur avendo la patente di guida già revocata dalle autorità austriache ove l’aveva conseguita in quanto residente in quello Stato.
Infine, il 10.10.2014, dopo aver ordinato sotto false generalità, della merce sul sito Zalando per un valore complessivo di euro 400,00 si faceva consegnare i beni senza corrisponderne il pagamento e causando un danno patrimoniale all’azienda.
Per tali motivi è stato tratto in arresto da personale del Commissariato di Atri e ristretto presso il carcere di Teramo e posto a disposizione del Presidente della Corte D’Appello di L’Aquila che dovrà procedere alla convalida della misura cautelare.
Successivamente sarà attivata la procedura per la sua estradizione dal territorio italiano e la consegna alla Germania per l’espiazione della pena detentiva.