Tortoreto, al rione Terravecchia la XIX edizione del Palio del Barone
Tortoreto. Una vittoria netta quella della contrada “Terravecchia”, con il simbolo della Tortora e i colori biancoazzurri, contro gli storici rivali della contrada “Terranova”, con l’emblema del corvo e i colori biancoverdi.
Con 4 sfide vinte su 5, la contrada Terravecchia ha conquistato il 19° Drappo della vittoria del Palio del Barone, realizzato quest’anno dall’artista polacca (vive e lavora a San Benedetto del Tronto) Ewa Maria Hamczykad. C
on la conquista di venerdì sera, 16 agosto, salgano a 9 Drappi vinti contro i 10 dei rivali biancoverdi.
Il Drappo verrà conservato dai vincitori fino alla prossima sfida del 16 agosto 2020, quando gli organizzatori hanno promesso una grande festa per il ventennale ininterrotto dal 2001.
Nonostante il freddo pungente, la manifestazione, ha registrato un bagno di folla di circa 4000 persone, tra la piazza principale e la Torre, i vicoli e i locali stracolmi di turisti.
La manifestazione è stata aperta con il maestoso corteo storico di circa 400 figuranti provenienti da Marche e Abruzzo.
Il borgo è stato uno splendido palcoscenico medievale, in una cornice di bracieri, fiaccole e tripudio di bandiere.
All’inizio del corteo c’era il gonfalone del Barone con al seguito il gruppo dei tamburi. Poi è stata la volta del Barone di Turturitus e la Baronessa, interpretati da una coppia di Tortoreto: Berardo Ricchioni e Gabriella Pedicone, accompagnati dagli armigeri, che lungo il corteo hanno incontrato i titolari dei vari esercenti commerciali con cui hanno brindato in segno di buon auspicio per la città.
Per la terza volta consecutiva, la Gran Dama e custode delle chiavi della città, impersonata quest’anno da Ilaria Zenobi, è uscita dalla dimora storica di Villa Mascitti; mentre la coppia dei Baroni erano usciti dallo storico Palazzo Liberati.
Seguivano i notabili con le ancelle, giullari di corte, damigelle, dame di corte con i cavalieri.
A seguire le delegazioni ospiti con la partecipazione di gruppi storici provenienti dalle Marche e Abruzzo: Acquaviva Picena con il Palio del Duca, San Severino Marche con il Palio dei Castelli, Mosciano Sant’Angelo con il Palio delle Torri, Ascoli Piceno con La Quintana, Guardiagrele e Grottazzolina. Hanno chiuso il corteo: arcieri, falconieri (provenienti da Predappio) ed infine i gruppi che si sono esibiti in performance artistiche: Scuola Sbandieratori di Sestiere Porta Solestà, i Teatro Vagante e i figuranti di Tortoreto con il Palio del Barone. Mercanti e mestieranti dell’epoca hanno allietato e animato fin dal primo pomeriggio il borgo e le vie del centro storico, provenienti da Falconara, Fermo e Ascoli Piceno.
La serata è stata condotta dal direttore artistico e “dicitore” medievale, Fabio Di Cocco, sotto la supervisione del Regista e Presidente dell’Associazione Culturale “Due Torri”, Ennio Guercioni.
Soddisfatto il Sindaco, Domenico Piccioni; il suo Vice, Francesco Marconi e l’Assessore alla Cultura e Turismo della città rivierasca, Giorgio Ripani; tutti hanno speso parole di apprezzamento verso i partecipanti per aver dato lustro in questi due giorni di festa alla città di Tortoreto.
L’intera Val Vibrata era rappresentata dai Sindaci, Vicesindaci e Assessori, dei 12 comuni appartenenti all’Unione dei Comuni della Val Vibrata.
Momento toccante della manifestazione è stato il ricordo da parte dell’Associazione organizzatrice “Due Torri”, della figura del compianto Gabriele Di Davide, con l’istituzione del 2° Premio speciale “Gabriele Di Davide” al miglior gruppo che in ogni edizione porti lustro all’evento; quest’anno il premio (opera pittorica su tela) è stato vinto dal Palio dei Castelli di San Severino Marche.