22 Novembre 2024
Cronaca Abruzzo

Giulianova, inviata lettera agli amministratori regionali su ospedale

giulianova

Nei giorni scorsi la Commissione Sanità del Comune di si
è riunita per discutere la proposta formulata dal presidente dott.
Franco Arboretti e dal sindaco Jwan Costantini da inviare al
Governatore Marco Marsilio e all’Assessore alla Sanità Nicoletta Verì.
La lettera con le richieste è stata approvata all’unanimità ed è stata
inviata.

Nella lettera tra l’altro si dice: “Abbiamo appreso dai media che la
Regione Abruzzo sta lavorando alla revisione del piano per la rete
ospedaliera esistente. Ci sembra, quindi, proprio questo il momento
più opportuno per far conoscere la proposta che il Comune di
Giulianova ha elaborato per un nuovo assetto della rete ospedaliera
provinciale fondato non su una visione campanilistica ma su una
strategia che coniuga l’uso ottimale delle risorse disponibili con la
creazione di presidi di eccellenza, nel rispetto degli standard
ospedalieri.” E inoltre: “Chiediamo, pertanto, alle SS.VV. di
riflettere sulle argomentazioni avanzate dal Consiglio Comunale di
Giulianova e di rivedere le scelte strategiche della rete ospedaliera
teramana nell’ambito di quella regionale. D’altronde è necessario
dialogare con i territori se si vuole individuare la soluzione più
adeguata e sostenibile al fine di garantire il pieno diritto alla
salute dei cittadini e dei tanti turisti che frequentano la costa
teramana. Siamo convinti che la proposta che noi avanziamo,
ottimizzando l’uso delle risorse disponibili, possa migliorare la
capacità complessiva di assistenza nelle patologie acute da parte del
sistema sanitario pubblico provinciale e regionale, mettendolo in
condizione così di rispondere in maniera adeguata e qualificata alla
domanda di cura dei cittadini. Per tali motivi chiediamo alle SS.VV.
la partecipazione ad un Consiglio Comunale della nostra città sul tema
della rete ospedaliera provinciale teramana per poi dar vita ad un
nuovo tavolo regionale di confronto con la presenza anche del Comune
di Giulianova.”

Ora siamo in attesa di una risposta da parte degli Amministratori regionali.

Di seguito la lettera inviata al Governatore Marco Marsilio e
all’Assessore Nicoletta Verì.

Al Governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio
All’Assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì

Oggetto: La rete ospedaliera nella Provincia di Teramo – Richiesta di incontro

Ill.mo Presidente
Ill.mo Assessore

Nel 2017 il Consiglio Comunale presentò al Governatore dell’epoca Luciano D’Alfonso un’argomentata proposta in merito alla rete ospedaliera provinciale incardinata sull’idea di realizzare due grandi ospedali provinciali, uno di II livello a Teramo (in connessione funzionale con l’ospedale di L’Aquila), l’altro di I livello, sulla costa, a Giulianova. Seguirono tavoli di lavoro che furono attivati dal Governatore D’Alfonso in sede regionale in cui erano presenti il Governatore stesso, il Direttore generale della ASL di Teramo Fagnano, il Direttore dell’agenzia sanitaria regionale Mascitelli e la delegazione del Comune di Giulianova per approfondire il tema. Nel terzo incontro furono illustrati dal Direttore generale Fagnano 4 possibili assetti della rete ospedaliera della provincia di Teramo. I lavori, però, furono interrotti dal sopraggiungere delle elezioni politiche del 2018.
Recentemente il nuovo Consiglio Comunale di Giulianova ha approvato all’unanimità una nuova mozione sulla rete ospedaliera provinciale da portare a Vostra conoscenza.
Abbiamo appreso dai media che la Regione Abruzzo sta lavorando alla revisione del piano per la rete ospedaliera esistente. Ci sembra, quindi, proprio questo il momento più opportuno per far conoscere la proposta che il Comune di Giulianova ha elaborato per un nuovo assetto della rete ospedaliera provinciale fondato non su una visione campanilistica ma su una strategia che coniuga l’uso ottimale delle risorse disponibili con la creazione di presidi di eccellenza, nel rispetto degli standard ospedalieri.
L’attuale assetto è fortemente inadeguato in molti aspetti:

  1. Mancano, rispetto agli standard ospedalieri, circa 300 posti-letto, sommando quelli attualmente disponibili nei 4 ospedali esistenti a Teramo, Giulianova, Atri e Sant’Omero.
  2. Il costo della mobilità passiva, al netto di quella attiva, è di 77 milioni di euro l’anno (stando agli ultimi dati conosciuti).
  3. Le liste di attesa sia per gli accertamenti che per i ricoveri sono ormai a livelli inaccettabili.
  4. C’è una forte carenza di personale medico e non medico.
  5. Il parco tecnologico per la diagnostica va aggiornato e implementato.
  6. Nel periodo estivo i problemi si aggravano in quanto la popolazione aumenta notevolmente grazie alla forte presenza turistica balneare che si concentra in Abruzzo soprattutto sulla costa teramana.
    È di tutta evidenza che il modello attuale imperniato sui 4 ospedali così come sono attualmente strutturati non funziona.
    È necessaria, quindi, una rete ospedaliera provinciale diversa rispetto a quella attuale, più razionale e più adeguata ai bisogni di cura della popolazione.
    Nella nostra provincia quattro ospedali non sono sostenibili e sono anche irrazionali sotto il profilo della qualità, della sicurezza e dell’efficienza.
    In una provincia che va dal Gran Sasso al mare Adriatico e in assenza di cliniche private convenzionate – che comunque non auspichiamo – la soluzione più razionale è quella di prevedere due grandi ospedali di primo livello per acuti: uno nel capoluogo, a Teramo, di circa 600 posti-letto e l’altro sulla costa, a Giulianova, di circa 400 posti-letto. Quello di Teramo può, inoltre, contribuire a realizzare insieme a quello di L’Aquila un polo ospedaliero di secondo livello per le popolazioni teramana e aquilana. Gli altri due ospedali esistenti possono svolgere, eventualmente, una funzione assistenziale diversa come (riabilitazione, lungodegenza, ospedale di comunità, residenza sanitaria assistita, potenziamento della rete sanitaria sul territorio etc.).
    Tanti sono i motivi che, a nostro parere, consigliano questa soluzione:
  7. Gli ospedali di primo livello si possono realizzare per bacini di utenza tra i 150.000 e i 300.000 abitanti, quindi, in base al numero di abitanti della provincia, circa 310.000, che lievitano notevolmente nel periodo estivo, due ospedali per acuti di 1° livello sono possibili.
  8. Quelli di secondo livello possono esistere per bacini di utenza di almeno 600.000 abitanti, per cui l’ospedale di Teramo e quello di L’Aquila possono realizzarlo in connessione funzionale.
  9. Allestire in maniera ottimale due ospedali di 1° livello, di cui uno con caratteristiche anche di 2° livello, significa creare le condizioni – in termini di strutture, personale, attrezzature e casistica – per l’esistenza di due poli di eccellenza che oltre a garantire una più alta qualità assistenziale, attrarrebbero più facilmente il personale medico maggiormente qualificato, a partire dai primari.
  10. Nel corso del tempo 2 presidi ospedalieri di eccellenza siffatti opererebbero una progressiva riduzione della enorme spesa per mobilità passiva attualmente sostenuta dalla ASL di Teramo, cosa che, nonostante le aspettative, non riesce a fare l’ospedale di Sant’Omero.
  11. Il circolo virtuoso che due realtà di eccellenza in campo sanitario innescherebbe può far sperare, ragionevolmente, anche nella creazione di mobilità attiva che garantirebbe l’arrivo di risorse aggiuntive nella ASL di Teramo.
  12. Dato per assodato che uno dei due ospedali deve stare a Teramo, città capoluogo, l’altro, considerate le caratteristiche del territorio teramano, gli aspetti demografici ed il turismo balneare, non può non essere ubicato sulla costa. Noi pensiamo che la sede ideale sia Giulianova in quanto:
    a. Giulianova è una località baricentrica sulla costa teramana.
    b. Giulianova è un nodo strategico per la mobilità. Sede di porto, di stazione ferroviaria e di casello autostradale. Giulianova è una città molto ben collegata con tutte le altre località provinciali, regionali ed extraregionali, grazie ad un’ampia rete viaria e ferroviaria, nazionale e locale.
    c. Il territorio giuliese è ubicato nella zona a minor rischio sismico nell’ambito provinciale.
    d. La costa teramana è quella con maggiore affluenza turistica in estate: è quindi opportuno tenerne conto nell’approntare i servizi sanitari provinciali.
    Chiediamo, pertanto, alle SS.VV. di riflettere sulle argomentazioni avanzate dal Consiglio Comunale di Giulianova e di rivedere le scelte strategiche della rete ospedaliera teramana nell’ambito di quella regionale. D’altronde è necessario dialogare con i territori se si vuole individuare la soluzione più adeguata e sostenibile al fine di garantire il pieno diritto alla salute dei cittadini e dei tanti turisti che frequentano la costa teramana.
    Siamo convinti che la proposta che noi avanziamo, ottimizzando l’uso delle risorse disponibili, possa migliorare la capacità complessiva di assistenza nelle patologie acute da parte del sistema sanitario pubblico provinciale e regionale, mettendolo in condizione così di rispondere in maniera adeguata e qualificata alla domanda di cura dei cittadini.
    Per tali motivi chiediamo alle SS.VV. la partecipazione ad un Consiglio Comunale della nostra città sul tema della rete ospedaliera provinciale teramana per poi dar vita ad un nuovo tavolo regionale di confronto con la presenza anche del Comune di Giulianova.

Distinti saluti

Il Sindaco Jwan Costantini

Il Presidente della Commissione Sanità Franco Arboretti

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