Teramo, commemorazione poliziotti uccisi a Trieste
“State tranquilli, ci siamo noi”, le parole che Matteo e Pierluigi ci hanno lasciato in un video registrato poche ore prima della loro morte, non tradiscono un atteggiamento da gradassi o da guasconi ma evidenziano, trasmettendoci uno struggimento ancora più forte, la consapevolezza del loro ruolo e del loro impegno quotidiano.
Non sono morti due eroi, ma sono stati strappati alla vita due uomini delle forze dell’ordine che avevano la consapevolezza di fare un lavoro pericoloso; eppure non si tiravano indietro, anzi lo svolgevano con assoluta dedizione.
Come loro, sono migliaia i servitori dello Stato che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per dar seguito a quelle promesse di protezione, a quell’impegno di difesa delle persone e dei beni, alle parole sostanziate dalla costante presenza nel territorio e nelle situazioni difficili. Un comportamento quotidiano, che Matteo e Pierluigi con il loro sacrificio ci ricordano.
Anche per questo – oltre che manifestare vicinanza alle famiglie dei due poliziotti uccisi – ho voluto essere presente, con la fascia di Sindaco, alla garbata e misurata manifestazione di commemorazione organizzata dalla Polizia di Teramo, ieri, dinanzi alla caserma Passamonti.
Ho voluto testimoniare la vicinanza e l’apprezzamento e la gratitudine dell’intera città per il loro lavoro, per il loro impegno, per il loro coraggio, per la loro professionalità.
In quel video Matteo e Pierluigi hanno detto “Noi ci siamo”;
è giusto che ora lo diciamo noi, dando insieme riconoscimento, forza e solidarietà ai loro colleghi che continuano a lavorare con coraggio, dedizione, passione.
Ogni giorno.