Atri, ospedale e donazione organi
Grazie allo straordinario atto di generosità dei familiari di un uomo del teramano, deceduto domenica primo dicembre 2019 nell’Ospedale San Liberatore di Atri, è stato possibile migliorare la vita di tre pazienti. La donazione ha riguardato in particolare il fegato, prelevato durante la notte tra il primo e il 2 dicembre, da una équipe giunta dall’Emilia Romagna. L’organo è già stato trapiantato con buon esito su un paziente, dalla stessa équipe che ha effettuato il prelievo. Sono state, inoltre prelevate le cornee, messe a disposizione della Banca degli Occhi e dei Tessuti dell’Aquila.Le procedure per definire l’idoneità del donatore e assegnare gli organi hanno coinvolto molti dei Reparti e dei Servizi dell’Ospedale San Liberatore, ognuno con un ruolo preciso e fondamentale, all’interno di un sistema organizzativo diretto dal Centro Regionale Trapianti dell’Aquila e dal Coordinamento Locale Trapianti di Atri.
“La Direzione Sanitaria – si legge in una nota – ringrazia sentitamente la famiglia del donatore, che in un momento così doloroso, con grande coraggio e dignità ha reso possibile un progetto che ha restituito una prospettiva di vita ad altri pazienti. Un ringraziamento particolare è da rivolgere al DottorVincenzo Fiorà, Responsabile del Reparto di Anestesia e Rianimazione e alla Dott.ssa Mariangela Reggi, Coordinatore Locale Trapianti Ospedale di Atri, che promuovono con grande dedizione e competenza la cultura del trapianto e hanno consentito con il loro impegno personale e di tutti i sanitari coinvolti, di realizzare questa donazione, nonostante le ingenti difficoltà legate alla carenza di anestesisti”.
L’Ospedale di Atri, unico nella Asl di Teramo, è uno dei quattro presidi regionali coinvolti nel procurement del tessuto osseo per la Banca del Tessuto Muscolo Scheletrico del Rizzoli di Bologna. Il San Liberatore, con le sue risorse professionali e umane, conferma quindi il suo impegno sul fronte della donazione, in un contesto che va oltre i confini regionali.