22 Novembre 2024
Cronaca Abruzzo

Teramo, Banca Popolare di Bari, sindaco convoca sindacati

Banca Popolare di Bari

Il Sindaco di Gianguido D’Alberto ha convocato per la mattinata di lunedì prossimo, 16 Dicembre, le rappresentanze sindacali locali della Banca Popolare di Bari, per affrontare la questione del commissariamento dell’istituto di credito.
Priorità dell’azione del Sindaco è di tutelare i lavoratori ed i risparmiatori, anche in ragione del ruolo che la Banca Popolare assume con le ramificazioni che ha acquisito nel nostro territorio, martoriato dal cratere sismico; un’area perciò da custodire, non solo sotto il rilievo economico e sociale, ma soprattutto, per la salvaguardia della serenità dell’intero tessuto territoriale. A tal proposito, D’Alberto, oltre che con gli attori connvolti, ha avuto una proficua interlocuzione con il Sindaco di Bari, Antonio Decaro.

L’incontro di lunedì sarà finalizzato alla creazione di un tavolo istituzionale, basato su Teramo, che coinvolga tutti i soggetti del territorio e che diventi opportunità per dialogare con il Governo.

E, a questo proposito, il Sindaco invita le forze politiche che compongono l’Esecutivo, e i gruppi parlamentari tutti, a non affrontare la delicatissima questione del commissariamento secondo logiche di partito e posizionamenti strategici ma di calarsi dentro la situazione con disponibilità, partecipazione e senso di responsabilità.

Che succede agli azionisti
Chi ha azioni della banca è il primo a pagare, secondo quello che sembra essere un principio corretto: quando si comprano i titoli di qualsiasi azienda, banche comprese, di fatto si partecipa al rischio d’impresa, si diventa soci.

Che succede agli obbligazionisti
Qua iniziano le note dolenti. Un obbligazionista, tecnicamente, è un creditore della banca. E il fatto di essere obbligazionisti ci fa pensare di poter dormire sonni tranquilli, ma la realtà è che dipende dal tipo di obbligazione. Quelle subordinate (definite anche “junior”) sono più simili alle azioni e il loro rendimento dovrebbe essere più alto delle obbligazioni normali, proprio perché sono più rischiose. Se non bastassero le perdite degli azionisti a ripianare il buco di un banca fallita, toccherebbe proprio a chi detiene questo tipo di titoli di debito.

Che succede ai correntisti
I correntisti, sia normali sia con conti di deposito, possono stare abbastanza tranquilli. Sono tutelati tanto dal fatto che i primi a pagare saranno gli azionisti, gli obbligazionisti subordinati e gli obbligazionisti normali, quanto dalla norma che prevede che siano garantiti i risparmi fino a 100.000 euro o fino a 200.000 se il conto è cointestato. Se avete la fortuna di avere qualcosa in più, potete prendere un’ulteriore precauzione, frazionando i vostri soldi su più conti per mantenere la tutela.

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