Aielli e Cerchio, i due comuni aquilani acquistano test coronavirus
I comuni di Cerchio (L’Aquila) e di Aielli (L’Aquila) annunciano di aver acquistato 2000 kit monoclonali anticorpali, un sistema diagnostico istantaneo finalizzato ad individuare eventuali positivi.
I due Comuni abruzzesi hanno circa 1500 abitanti cadauno residenti.
I test consentono di avere un risultato non certo ma altamente probabile sull’eventuale positività del paziente, e potranno risultare molto utili nella gestione dell’emergenza.
La procedura é veloce: si fa un prelievo di sangue capillare, pungendo un dito, si mette una goccia (circa 5 microlitri) di sangue nella provetta del device, si aggiunge un buffer specifico, si aspetta la reazione (10’-15’).
Il test individua la presenza di anticorpi (immunoglobuline: IgG/igM) specifici del COVID-19, prodotti dall’organismo in presenza dell’infezione da coronavirus.
Il risultato si legge direttamente sul kit, a seconda delle tacche che vengono evidenziate.
I sindaci dei due comuni ci tengono a precisare che i test rapidi non sostituiscono quelli ufficiali fatti al laboratorio ma sono uno strumento importante per monitorare lo stato presente della nostra popolazione.
Un metodo di ricerca già iniziato in Veneto, regione da prendere come esempio nella gestione dell’emergenza, in cui il numero dei contagi è sceso rispetto alla vicina Lombardia.
Non saranno fatti a tappeto, non saranno fatti a tutti, ma solo a coloro che sono oggi più esposti. Personale sanitario, forze dell’ordine, dipendenti comunali, amministratori e tutti coloro che sono costretti ad andare a lavoro.
Le migliaia di kit acquistati, già testati e disponibili, consentiranno di poter ripetere il test più volte in un mese aggiungendo quindi molto valore a questo importante tentativo di screening.
Il test potrà essere fatto solo su base volontaria, le modalità di esecuzione saranno rese note nei prossimi giorni.