Coronavirus in Abruzzo. 66 nuovi casi positivi. Totale a 1563
In Abruzzo, 66 nuovi casi dalla giornata di ieri. Sin dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 1563 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, anche attraverso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 146 pazienti deceduti: i nuovi decessi (alcuni dei quali avvenuti nei giorni scorsi, ma la cui positività al virus è arrivata oggi) riguardano un 77enne di Bisenti; un 72enne di Penne; un 74enne di Guardiagrele; una 73enne di Città Sant’Angelo; una 73enne di Cepagati; un 66enne di Palena; un 69enne e un 83enne di Chieti; un 76enne di Tagliacozzo; un 81enne, una 79enne, una 65enne e un 79enne di Pescara (spetterà in ogni caso all’Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone che potrebbero già essere state affette da patologie pregresse); 116 guariti (di cui 102 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 14 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 11890 test, di cui 7083 sono risultati negativi.
La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.
Del totale dei casi positivi, 166 si riferiscono alla Asl Avezzano–Sulmona-L’Aquila, 310 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 669 alla Asl di Pescara e 418 alla Asl di Teramo.
Dei 66 casi positivi al Covid 19 registrati oggi, 26 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 12 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 23 alla Asl di Pescara e 5 alla Asl di Teramo.
Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all’altro, anche in presidi di Asl differenti.
Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità.