Due casi sospetti di Peste Nera. In Mongolia scatta la quarantena
Questo 2020 ci sta riservando delle sorprese negative ed inaspettate. In Mongolia è scattata la misura di quarantena nella regione occidentale che confina con la Russia a causa della identificazione di due casi sospetti di peste nera. A quanto pare le due persone in cui è stato rilevato il batterio avrebbero consumato della carne di marmotta.
Secondo il NCZD (Centro nazionale della Mongolia per la malattia zoonotica), i test di laboratorio hanno confermato che i due individui non identificati hanno contratto la «peste delle marmotte» nella regione di Khovd. L’NCZD ha inoltre dichiarato di aver analizzato dei campioni prelevati da 146 persone che avrebbero avuto contatti con i due infetti e di aver identificato altri 504 individui che avrebbero avuto un secondo contatto.
Quasi l’unanimità degli studiosi individua la peste nera come un’infezione causato dal batterio Yersinia pestis, che si trasmette in linea generale dai ratti agli uomini per mezzo delle pulci. Se l’infezione non viene trattata in modo adeguato risulta letale dal 50% alla quasi totalità dei casi a seconda della forma con cui si manifesta: bubbonica, setticemica o polmonare.