25 Novembre 2024
Sport Abruzzo

Roseto, i motivi della vendita della A2 di basket

A si è svolta la conferenza stampa del Roseto Sharks in merito all’accordo raggiunto con la Stella Azzurra per la cessione del titolo sportivo di A/2. Nell’incontro sono state illustrate le molteplici motivazioni che hanno portato a tale decisione e che si possono così riassumere:
1) la devastante crisi causata dal Covid19 ha costretto varie aziende e sponsor a non riuscire a far fronte alle scadenze contrattuali assunte con gli Sharks. A sua volta la società, non riuscendo ad onorare i propri impegni, si è vista costretta ad utilizzare la possibilità di cedere il titolo sportivo per far fronte alle proprie scadenze di pagamento;
2) i vari tentativi di riuscire a trovare nuovi partner, soci o contributi da parte di aziende del territorio non hanno portato ad alcun risultato nonostante la ricerca si sia protratta per gli ultimi tre mesi;
3) il mancato rinnovo dell’accordo biennale con la Stella Azzurra, dovuto soprattutto alle difficoltà ambientali incontrate con parte della cosiddetta tifoseria locale, porterà in futuro mancati introiti per circa trecentomila euro nelle casse degli Sharks, con evidente impossibilita’ di poter affrontare la prossima stagione sportiva 2020/2021, considerando che l’apporto della società romana ha rappresentato oltre il 30% delle entrate degli Sharks.
Oltre alle fondamentali problematiche di carattere economico, hanno inciso sulla decisione finale di cedere la A/2 le già citate difficoltà ambientali e il clima di disinteresse e indifferenza generale nei riguardi di società e squadra di fronte alle polemiche sollevate praticamente in ogni occasione contro la partnership con la Stella Azzurra.
Invece di evidenziare la lungimirante portata innovativa di un accordo che ha permesso di valorizzare giovani talenti della squadra romana ma anche nostri giocatori che hanno esordito in serie A, come Palmucci, Valentini, Cocciaretto, Di Leonardo, Gaeta, in molti hanno preferito la sterile polemica a tutti i costi soprattutto nei riguardi di una società che con tanti sacrifici di soci e dirigenti, sacrifici in primo luogo economici, hanno sempre creduto nell’ importanza rivestita dal basket per Roseto.
Queste motivazioni hanno portato alla conclusione di passare la mano e, considerato che nessuno a Roseto si è fatto avanti per rilevare nè titolo sportivo nè quote societarie, si è giunti alla decisione, seppur sofferta, di valutare le proposte economiche giunte da altre società italiane scegliendo quella della Stella Azzurra risultata la più conveniente per permettere agli Sharks di chiudere i conti di un campionato impensabile e travagliato come quello 2019/2020.
Undici anni di stagioni sportive, culminate con le ultime cinque in serie A/2 con due salvezze e tre play-off per la promozione, dimostrano l’importanza dei risultati raggiunti per una piccola società e una cittadina di provincia che si è dovuta misurare con realtà molto più grandi come Roma, Napoli, Bologna, Treviso, Verona, ecc… dimostrando, ancora una volta, com’era già accaduto nel periodo della A/1, di essere in grado di confrontarsi alla pari con società che spendono anche tre o quattro volte di piu’ degli Sharks.
Significa che una gestione, seppur di poche persone, ma oculata e professionale, può consentire di ottenere risultati a volte impensabili ma senz’altro gratificanti.
Intendiamo inoltre rivolgere un sincero e doveroso ringraziamento a tutti coloro che finora ci sono stati sempre vicini: sponsor, abbonati, tifosi, spettatori, sportivi, atleti, tecnici, dirigenti, medici, fisioterapisti, istruttori, preparatori atletici, collaboratori e, infine, a Daniele Cimorosi, Ettore Cianchetti, agli indimenticabili Domenico Alcini e Vittorio Fossataro, a Giuseppe Di Sante, Michele Martinelli, Emidio Testoni e Antonio Norante, oltre agli altri soci che si sono succeduti nel tempo e che hanno permesso al Roseto Sharks di ottenere i significativi risultati raggiunti in tutti questi anni.

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