Roseto riceve la spiga verde in quanto città orientata all’ecosostenibilità
Il Comune di Roseto riconferma anche per il 2020 l’ottenimento della bandiera delle Spighe Verdi dopo averla ottenuta la prima volta lo scorso anno. Si tratta di un riconoscimento conferito oggi dalla FEE Italia per quelle località italiane che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile. Il programma Spighe Verdi ha come obiettivo i comuni rurali che intendono valorizzare uno sviluppo sostenibile del territorio, la cura dell’ambiente e la difesa del paesaggio. Il riconoscimento è legato alla valutazione da parte di una commissione nazionale formata da esperti provenienti da enti sia pubblici che privati, quali il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Corpo forestale dello Stato, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Confagricoltura e la stessa FEE Italia.
La commissione valuta ciascuna candidatura in base a parametri che vertono sulla sostenibilità ambientale che sono periodicamente aggiornati, con l’obiettivo di garantire “un programma sempre adeguato alle normative e alle politiche nazionali e globali sullo sviluppo sostenibile. Le spighe verdi sono state ritirate questa mattina a Roma dal sindaco Sabatino Di Girolamo, e dall’assessore all’Ambiente Nicola Petrini che fortemente hanno promosso la candidatura del Comune di Roseto riconoscendo nel territorio e nelle politiche dell’amministrazione quelle caratteristiche imprescindibili che fanno di Roseto un luogo dalla vocazione rurale oltre che balneare fortemente orientato all’ecosostenibilità. “Il presidente Mazza – ha detto il primo cittadino – ha sottolineato l’importanza che il turismo rurale ha in Spagna e Francia e noi dobbiamo incentivarlo. Nell ottica di evitare lo spopolamento rurale e montano. Noi come Comune valorizziamo il nostro ampio territorio agricolo penso ad esempio al deposito per l’imminente adozione del Pan per la Riserva del Borsacchio, che potrà avere un marchio specifico di tutela dei prodotti locali e che favorirà piani di sviluppo delle aziende agricole esistenti e nascenti”.