UE, scontro tra Italia, Olanda e Austria. I “frugali” non vogliono aiutare il nostro paese e ottengono però degli sconti

In questi giorni due sono i paesi che nell’Unione Europea si stanno mettendo di traverso per evitare che vengono elargite delle somme da includere nel “Recovery Fund” (un piano di sostegno per i paesi più colpiti dalla pandemia). Le due nazioni ostili, dette anche “frugali”, sono Olanda e Austria. Il premier olandese Mark Rutte ha detto a margine del Consiglio Europeo che i paesi frugali sono compatti e che è contento che ci sia “un ottimo testo di bozza” riguardo un possibile freno alla governance del Recovery Fund; e ha aggiunto: “Sono davvero contento, perchè questa è stata una condizione cruciale per noi, per essere in grado di costruire quel bilanciamento” tra prestiti e sovvenzioni.
“I negoziati non sono ancora finiti, ma possiamo essere molto soddisfatti. Abbiamo ottenuto una riduzione dell’importo totale, la nostra principale richiesta, e un aumento degli sconti per L’Austria e la garanzia che investimenti e riforme saranno controllate”. Queste, invece, le parole del premier austriaco Sebastian Kurz dopo la notte di trattative a Bruxelles.