Roseto, una tubazione di metano alla Riserva Borsacchio
Civica Prospettiva Roseto si chiede come mai i cittadini di Roseto degli Abruzzi non siano informati circa il percorso di un metanodotto con tubi da 106 centimetri di diametro che attraversa il territorio comunale.
Questa la lettera che hanno inviato alla nostra redazione.
“Nelle ultime settimane diversi tecnici incaricati da Snam Rete Gas stanno bussando alle porte dei proprietari dei fondi agrari interessati alla realizzazione del nuovo metanodotto “Recanati – Chieti DN 650 (7° tratto San Benedetto del Tronto – Chieti).
In mano già il contratto precompilato per ottenere a stretto giro l’accordo per le servitù di passaggio, l’indennità offerta e la implicita autorizzazione alla cantierabilità.
Abbiamo constatato in diversi cittadini rosetani interessati direttamente alla questione, della loro totale ed assoluta sorpresa frutto della disinformazione oltre che della mancanza di riferimenti oggettivi per analizzare tecnicamente e legalmente quello che viene loro richiesto.
In alcuni casi anche le visite personali presso gli uffici comunali hanno avuto esito nullo nel nome del classico e italianissimo “nulla sappiamo”.
Invero, sappiamo per certo che dopo le riunioni del gennaio 2018 tra dirigenti e tecnici di Snam Rete Gas e i sindaci dei comuni interessati dal nuovo metanodotto, proprio i comuni stessi avrebbero dovuto organizzare riunioni informative dettagliate con i proprietari dei fondi interessati.
Cosa avvenuta ad esempio, nella vicina Giulianova e Tortoreto, ma nulla di tutto questo nel comune di Roseto degli Abruzzi.
Cosa sorprendente che sottolinea l’assoluta superficialità e inadeguatezza da parte dell’amministrazione del Sindaco Di Girolamo tenuta a spiegare ai cittadini cosa sta accadendo, perché e in che modo il nuovo Metanodotto della Snam attraversa il territorio rosetano.
E’ per noi ancor più inaccettabile il fatto che l’amministrazione, per un argomento così importante e delicato dal punto di vista ambientale, non abbia presentato osservazioni relative al passaggio di queste imponenti reti sul proprio territorio investendo il Consiglio Comunale della problematica.
Un atteggiamento politicamente censurabile considerando il non trascurabile fatto che diversi chilometri di nuova tubazione saranno impiantati, oltre che in zone a piena vocazione agricola, anche in zone in pieno dissesto idrogeologico soggette ad alluvioni, su terreni dove i cittadini non hanno il diritto di costruire e utilizzare tali terreni e, cosa ancor più assurda, in zone di pregio titolate di vincolo ambientale come le collinari della Riserva del Borsacchio!!
Interi tratti di fascia collinare della nostra Riserva saranno interessati da sterrati importanti per l’inserimento della nuova linea: in base alle tavole tecniche in nostro possesso, il progetto raddoppia in termini di capacità quello già esistente, affiancandone uno ex novo del diametro di 42” (circa 106 cm) a fronte di quello presente da 26”.
E in diversi punti il nuovo metanodotto non affiancherà quello vecchio, con percorsi assolutamente nuovi.
Cosa singolare, una volta messo in opera il nuovo metanodotto, il vecchio dovrebbe essere dismesso senza che ne sia prevista la successiva rimozione.
Noi di Prospettiva Roseto 2026 siamo quindi molto preoccupati da questo lassismo civico e ambientale dell’amministrazione Di Girolamo, ma siamo ancor più preoccupati dal punto di vista della sicurezza.
E’ recente il ricordo della catastrofica esplosione e del lungo incendio nelle colline di Mutignano di Pineto, ultima di una serie di eventi analoghi che si sono succeduti nel tempo in diversi siti italiani.
Questa è la riprova che i metanodotti sono impianti pericolosi che mettono a rischio territorio e popolazione.
Far passare quasi 80 bar continuativi di pressione su aree fragili sotto il profilo idrogeologico e ambientale come le nostre colline significa assumersi un elevato grado di responsabilità sul territorio.
Invitiamo quindi le distratte e silenti opposizioni rosetane a tener alta l’attenzione e ad occuparsi di interventi di queste dimensioni sul territorio rosetano.
Invitiamo il Sindaco a prendere in mano la situazione attuando incontri con i cittadini interessati nel nome della trasparenza, della collaborazione e dell’impegno preso nel maggio 2016. Perchè il quesito di fondo permane senza risposta: quali garanzie offre Snam Rete Gas a tutti noi cittadini su questa nuova opera?”.