Roseto, ex sindaco non approva decisione sindaco su centro raccolta rifiuti
“L’Amministrazione Di Girolamo non ascolta nessuno e impone la costruzione del Centro di raccolta dei rifiuti nella zona degli impianti sportivi di Roseto” queste in sintesi le parole dell’ex sindaco Enio Pavove, di Roseto degli Abruzzi, riguardo la decisione dell’attivazione del centro del riuso in zona sud della città.
“Nonostante 1.300 firme raccolte dai comitati cittadini e nonostante l’opposizione, più o meno velata, di gran parte del Consiglio Comunale il Sindaco Sabatino Di Girolamo e la sua Amministrazione impongono la costruzione del Centro di raccolta dei rifiuti in mezzo alla nostra Città”dichiara l’ex primo cittadino, oggi Capogruppo del Movimento politico di opposizione “Roseto al Centro”, Enio Pavone.
“Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale – continua Pavone– il primo cittadino e la sua Amministrazione, con pochi voti a dir la verità, hanno confermato, qualora ce ne fosse stato bisogno, la loro arroganza e presunzione! Infatti non hanno voluto ascoltare ragioni di sorta, non hanno dato retta alle argomentazioni di centinaia e centinaia di cittadini che si stanno opponendo a questo “scempio”e neanche ai Consiglieri Comunali che hanno dato battaglia su questo tema”.
“Costruire un Centro di raccolta dei rifiuti nel centro della Città, nella zona degli impianti sportivi, su un’area destinata a verde pubblico, nel contesto di varie attività produttive e commerciali, è un grave errore che potrebbe avere conseguenze disastrose per l’economia, la viabilità e la pulizia di Roseto” aggiunge l’ex Sindaco. “Queste attività, pur necessarie ed utili per la collettività, vanno posizionate in zone limitrofe e non centrali e noi abbiamo evidenziato, a più riprese, che la sede naturale per questo Centro sarebbe stata nell’area dell’Autoporto, tra l’altro contigua all’uscita autostradale A14. D’altronde la mia amministrazione aveva aperto un Centro di raccolta anni fa proprio in quella sede che funzionava e aveva il gradimento dei cittadini. Successivamente però, durante l’Amministrazione Di Girolamo, quel centro di raccolta fu oggetto di attenzione della magistratura e ad oggi, oramai da anni, è ancora inspiegabilmente chiuso”.
“Questo atto di forza e di imposizione, l’ennesimo di questa Amministrazione, che ha abolito ogni forma di partecipazione dei cittadini al confronto e all’ascolto, è la naturale conclusione di 5 anni di assoluto isolamento e totale chiusura a ogni dialogo da parte del Sindaco Sabatino Di Girolamo nei confronti sia dei cittadini che dell’opposizione” conclude Pavone.