22 Novembre 2024
Cronaca Abruzzo

Pescara, Fials incontra il Prefetto

fials

Su richiesta della Fials – Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità nella giornata di oggi si è svolto un incontro con il Prefetto di dott. Giancarlo Di Vincenzo. Nel corso dell’incontro è stata illustrata la situazione dei lavoratori della Sanità dopo la proclamazione dello stato di agitazione e l’annuncio di uno sciopero generale proclamato per il 4 dicembre, sciopero “congelato” dalla commissione nazionale di Garanzia. Permane, infatti, lo stato di agitazione di tutto il personale.

Ha dichiarato Gabriele Pasqualone, segretario regionale FIALS Abruzzo: “ll governo, con lo stanziamento di risorse, ha inteso riconoscere solo ai medici aumenti economici dal 1° gennaio 2021 – ha dichiarato Gabriele Pasqualone, segretario regionale FIALS Abruzzo – discriminando gli infermieri e tutte le altre 21 professioni sanitarie, gli assistenti sociali ed OSS, come tutti gli altri dipendenti della sanità pubblica. Non possiamo accettare che il Governo premi i medici con oltre 300 euro mensili dal 1° gennaio 2021, messi sul piatto della manovra come rifinanziamento dell’indennità di esclusività e poi “accontentare” gli infermieri con un’indennità che non arriva ai 2 euro giornalieri e da corrispondere successivamente alla stipula del nuovo contratto nazionale di lavoro (tra uno o due anni).
Risorse assolutamente insufficienti – 335 milioni di euro – che non permettono la valorlzzazione professionale ed economica degli infermieri – definiti “eroi” a marzo ed ora dimenticati pur continuando a prestare la loro preziosa ed insostituibile opera nel perdurare della Pandemia Covid-19 con turni pesanti e con il blocco delle ferie – infermieri che attendono da anni con le altre professioni sanitarie il rapporto di esclusività come la dirigenza medica e sanitaria.
Chiediamo che nella legge di bilancio vengano stanziate ulteriori risorse economiche per le indennità specifiche agli infermieri, come a tutte le professioni sanitarle, con un avvicinamento all’indennità specifica riconosciuta ai medici di oltre 600 euro mensili”.

Oltre al problema del trattamento economico sono stati illustrati altri punti – tra i quali – il migliorare la sicurezza del personale (maggiori e adeguati D.P.l.);
la necessità di un urgente piano straordinario di assunzioni e modifica in indeterminati dei rapporti di lavoro precari o a tempo;
il riconoscimento, nell’ambito del contratto unico di comparto, di sezioni autonome per le professioni sanitarie e sociali;
la de-tassazione degli incrementi del rinnovo contrattuale e del premio produttività collettiva (performance);
la cancellazione art. 23, c. 2 del D.L.vo 7512017 che blocca i fondi contrattuali integrativi al dicembre 2016; la modifica dell’attuale sistema delle mobilità – art. 30 D.L.vo 165/20A1.

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