Roseto, Abruzzo Civico chiede sedi per associazioni del territorio
Roseto è ormai mancante da troppi anni di luoghi dove far vivere la voglia di costruire iniziative e la soluzione non sarebbe solo riattivare, in un futuro che si presume purtroppo ancora lontanissimo, la Villa Comunale, ma piuttosto delocalizzare nelle frazioni che sono dotate già di queste strutture adattabili, manifestazioni promosse dalla cittadinanza tutta, non decise ed imposte dall’alto.
Dichiara Vincenzo Addazii, esponente di Abruzzo Civico: “Sono numerose e valide le associazioni che operano nel territorio del comune rosetano, ma la mancanza cronica di spazi da destinare alle loro azioni rende spesso vani o poco efficienti i progetti destinati ad alimentare il senso di aggregazione e di comunità che spesso sono l’unica ancora di salvezza in situazioni marginali. Tralasciando la temporanea emergenza Covid, che ha messo e continua a mettere a dura prova il nostro senso di socialità, sarebbe stato opportuno valutare da parte dell’amministrazione comunale, quella che sarà la situazione post-Coronavirus. L’assenza di luoghi dove poter tornare a socializzare, partecipare, condividere in quella che sarà la fase di ripresa auspicabile, determinerà inevitabilmente un ulteriore senso di smarrimento nella cittadinanza. Vicino da sempre alle esigenze dei concittadini, Abruzzo Civico appoggerà con forza queste richieste, integrandole nella programmazione dei suoi futuri impegni con la collettività, garantendo massima trasparenza nelle fasi di sviluppo ed affidamento degli spazi”.
Continua Davide Sottanelli, insegnante e altro membro del gruppo: “Le frazioni, che già purtroppo patiscono il disinteresse di questa amministrazione sotto diversi punti di vista, sono diventate ormai dei dormitori dove i residenti non possono usufruire di spazi di condivisione sociale. Per questo vogliamo fare il punto della situazione su questa ennesima occasione persa da parte di chi gestisce il patrimonio pubblico, dati ad oggi il disinteresse e lo scarso tempo che ormai ci separa dalle prossime elezioni. Promuoveremo nel nostro programma l’affido, previo controllo nel merito delle richieste, di quelle strutture che spesso sono identificate come edifici scolastici dismessi ma ancora funzionali.
Per esempio: le ex scuole elementari di Piane Tordino, zona Borsacchio, Montepagano, o anche scuole tuttora attive ma con numerosi spazi inutilizzati come quelle di Cologna Paese, Cologna Spiaggia che, con adeguati bandi di affidamento chiari ed al di là di favoritismi politici e delle conoscenze amichevoli, potrebbero risorgere garantendo nuova linfa vitale al territorio garantendo una continuità delle iniziative promosse”.