Roseto, New York City – Aritmetiche visioni metropolitane”, libro di Marco Cimorosi
In corso di pubblicazione il libro di Marco Cimorosi dal titolo “Fotografare New York City – Aritmetiche visioni metropolitane”. Il volume con i contributi di Saro Di Bartolo, Luca Maggitti e Paolo Di Vincenzo, propone una raccolta di 174 immagini, su 192 pagine, che presentano angoli nascosti, immagini fuori dall’ordinario, di una tra le città più rappresentate al mondo.
Il libro sarà disponibile da giovedì 3 dicembre nella libreria La cura a Roseyo degli Abruzzi, dove sarà allestita anche una mostra con alcune delle foto contenute nel libro o, a richiesta, nelle principali librerie abruzzesi.
Fotografo professionista, Marco Cimorosi ha collaborato con la rivista Digital Camera e ha tenuto mostre in tutta Italia.
Da dieci anni, insieme al fondatore del network www.domiad.it, Domenico Addotta, organizza nella sua città “United Colors of Photography”, appuntamento di richiamo a livello nazionale.
Spiega Cimorosi: “Per descrivere New York si è detto tanto tra realtà e fantasia. La città restituisce sempre e comunque quel senso di aritmia che, per chi ama la fotografia, è uno degli ingredienti principali per la propria creatività”.
Saro Di Bartolo, apprezzato maestro dell’immagine scrive nel suo intervento: “Cimorosi non è soltanto un valente artista, ma è pure sensibile e talentoso poeta della street photography. È un colto narratore della quotidianità dei nostri tempi e ciò fa di lui uno storico della contemporaneità, un ritrattista della nostra epoca che ne lascia una documentazione per il futuro”.
“Marco Cimorosi”, aggiunge Luca Maggitti, “parla poco, non urla mai e sorride spesso. Soprattutto, osserva. Il suo sorriso è figlio dell’essere un uomo che vive di fronte al mare, pronto all’accoglienza e al rispetto, poco incline al giudizio e per nulla al pregiudizio. Il mare che da sempre ne colma lo sguardo gli ha pure dato la voglia di solcarlo e viaggiare, alla scoperta di città e persone. Le parole non dette le trasforma in fotografie, che sono infinite aperture di dialoghi”.
“Riuscire a sorprendere con un soggetto così noto”, sottolinea Paolo Di Vincenzo, “è come immaginare una foto della Gioconda di Leonardo diversa. Complicatissimo, si potrebbe dire: conosciamo alla perfezione l’originale e l’abbiamo vista, nel corso degli anni, variata in tutte le salse, ma non è un’operazione impossibile. E così, mentre chiunque conosce tutti i luoghi canonici della città che non dorme mai, Cimorosi fa vivere al lettore un’esperienza della metropoli americana diversa”.