Teramo, sospensione mercato del Sabato e di tutti i mercati locali e frazionali
In fase di predisposizione l’Ordinanza con la quale il Sindaco di Teramo dispone la sospensione temporanea dello svolgimento di tutti i mercati settimanali locali e frazionali del territorio comunale.
La decisione prende origine dall’evoluzione della situazione epidemiologica, col suo carattere particolarmente diffusivo, e dalla registrazione del costante incremento dei casi di positività al virus su tutto il territorio nazionale e sul territorio regionale, che ha portato all’inserimento della Regione Abruzzo tra le “aree del territorio caratterizzate da uno scenario di elevata gravità, e da un livello di rischio alto”, ossia nella c.d. “zona arancione” a decorrere dall’11 novembre e per un periodo di 15 giorni.
Appare pertanto ineludibile contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, con particolare riferimento al divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale. I mercati settimanali richiamano un notevole afflusso di persone provenienti anche dai Comuni limitrofi, oltre a determinare lo spostamento extraterritoriale degli stessi operatori economici, e ciò costituisce grave pregiudizio per il rispetto delle norme.
Contestualmente, nella veste di Presidente Regionale ANCI, Gianguido D’Alberto invia una richiesta formale al Presidente della Regione Abruzzo Marsilio invitandolo, su sollecitazione di larga parte dei Sindaci, a valutare di adottare analoghe misure sui mercati all’aperto dell’intero territorio, per le identiche motivazioni di Teramo. Il Sindaco ricorda, inoltre, che le misure di rispetto dei protocolli sono sempre più difficoltose ad essere controllate a causa delle esigue forze di polizia locale, chiamate ad assolvere, in questa situazione, numerosi e concomitanti impegni.
D’Alberto conclude la lettere ribadendo al Presidente Marsilio la necessità di autorizzare la Protezione Civile regionale a svolgere compiti di aiuto nell’emergenza sanitaria in corso con i Comuni, nel quadro dei compiti istituzionalmente determinati.