23 Novembre 2024
Cronaca Abruzzo

Pescara, divieto avvicinamento per maltrattamenti familiari

polizia arresto

Nella giornata di ieri, la Polizia di Stato ha dato esecuzione alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, disposta dal GIP del Tribunale di nei confronti di P.I., cittadino romeno di anni 63, accusato di maltrattamenti in famiglia in danno della compagna. I due sono entrambi di nazionalità romena e senza fissa dimora.

Nei giorni addietro, la Squadra Volante ha effettuato alcuni interventi in strada per segnalazioni al 113 delle aggressioni fisiche messe in atto dall’uomo nei confronti della donna; in particolare, il 4 dicembre, l’ha colpita con calci e pugni su tutto il corpo perché si era rifiutata di dargli del denaro, procurandole lesioni giudicate guaribili in gg. 20 s.c.; il giorno successivo, pretendendo la consegna della borsetta, l’ha rincorsa minacciandola con un coltello, inducendola a rifugiarsi dentro un supermercato da dove è stato richiesto l’intervento della polizia.
La Squadra Volante ha immediatamente segnalato i fatti all’Autorità Giudiziaria, evidenziando la difficile situazione divenuta insostenibile per la donna, sottoposta a continue vessazioni fisiche e psicologiche.
Dalla ricostruzione dei fatti, è emerso che in passato la donna, timorosa di sporgere denuncia, è stata malmenata e minacciata diverse volte dal compagno spesso ubriaco e ha dovuto fare ricorso a cure mediche, in particolare, a gennaio 2019 quando, colpita al volto con un pugno, le stato diagnosticato il distacco della retina dell’occhio sinistro. Anche in quella circostanza, l’uomo ha agito pretendendo denaro dalla vittima.
Adesso all’uomo è fatto divieto di avvicinarsi alla donna e ai luoghi da lei frequentati: in caso di violazione, la normativa sulla violenza domestica e di genere (Legge nr. 69 del 19 luglio 2019 denominata “Codice Rosso”) ha introdotto un’autonoma ipotesi di reato che comporta l’immediata denuncia all’Autorità Giudiziaria e la possibilità che il Giudice disponga una misura cautelare maggiormente restrittiva quali gli arresti domiciliari o la custodia in carcere.

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