Roseto, Ciancaione: “amministrazione deve procedere alle tariffe riduzione Tari”
A proposito di tariffe tari spiega la consigliera Rosaria Ciancaione: “Il 31 dicembre scade il termine per approvare le tariffe tari 2020 e il relativo piano economico finanziario ma dal Comune, nonostante il mio intervento nell’ultimo consiglio comunale non arriva alcun cenno.
Il fatto oggettivo è che dallo Stato con il Decreto del 3.11.2020 sono arrivati 586 mila euro per la perdita del gettito Tari, già incassati nel cosiddetto. “fondone”, e che queste risorse consentono di applicare le riduzioni a favore delle attività produttive che sono state chiuse nel 2020 a causa del COVID-19, come da delibera dell’Autorità (ARERA) in misura del 25% per alcune e in modo proporzionale per altre.
Si parla sempre di agevolazioni e di questioni tecniche legate al termine di approvazione del bilancio e delle tariffe relative ai tributi locali ma per la Tari la norma speciale valida per il 2020 ha consentito di applicare provvisoriamente le tariffe piene del 2019, fermo restando l’approvazione del piano economico finanziario e relative tariffe entro il 31 dicembre con i costi reali e prevedendo il riparto dell’eventuale conguaglio tra costi 2019 e 2020 in tre anni a partire dal 2021.
Sul punto il Comune tace e le aziende si chiedono come mai l’avviso Tari 2020 non contenga le riduzioni previste dall’Autorità che potrebbero andare a sommarsi con agevolazioni straordinarie laddove si chiariscano le modalità da seguire.
Una cosa è certa, questo anno 2020 ce lo ricorderemo per tanto tempo, per il numero di morti e per le difficoltà economiche che i cittadini devono affrontare a causa della chiusura delle attività e delle aziende .
Abbiamo il dovere, almeno laddove vi sia la possibilità di alleviare queste difficoltà e l’amministrazione Di Girolamo deve procedere ad applicare le riduzioni Tari previste dalla delibera dell’ARERA per l’anno 2020 con il piano economico finanziario da approvare entro il 31 dicembre, tanto più che per queste ha già ricevuto nelle casse comunali oltre 586 mila euro.
Non vorrei che si ripetesse la storia legata all’applicazione della sentenza del Tar Abruzzo n. 83/2019 per cui famiglie e attività produttive stanno ancora aspettando la restituzione della maggiore somma di 800 mila euro addebitata sugli avvisi tari 2018/2019. E’ ora che l’amministrazione comunale si decida a farlo”.