Pescara, protocolli vaccini agli ultraottantenni
La Regione Abruzzo si appresta a mettere in atto una imponente vaccinazione di massa. Rapidità, efficacia e numero di cittadini coinvolti saranno elementi ineludibili per garantire la salute degli abruzzesi, per arrestare il contagio e di conseguenza anche per ritornare presto alla normalità e così tutelare l’economia e l’occupazione di una regione in forte difficoltà. Si tratta di un lavoro complesso nel quale serve l’impegno di tutti, ognuno per la sua parte, per raggiungere gli obiettivi prefissati.
CGIL, CISL, UIL chiedono alla Regione di dare la massima attenzione alla vaccinazione di massa dei cittadini abruzzesi attraverso una programmazione rigorosa ed una organizzazione sanitaria che sia in grado di contattare tutti i cittadini abruzzesi, che preveda adeguati punti vaccinali e personale sanitario a sufficienza da reclutare con nuove assunzioni.
Il fallimento ed il caos generato dalla vaccinazione antinfluenzale in Abruzzo dovrebbero far capire quanto sia basilare impostare un piano rigoroso per le vaccinazioni anti-Covid. Si devono dare obiettivi numerici di vaccinazione, tempistiche certe, inviare gli avvisi ai singoli cittadini, stabilire come trattare le persone che sono impossibilitate a recarsi ad un centro vaccinazioni. Di certo si tratta di un percorso inedito che presuppone una complessa catena logistica e di comando di cui al momento, in Abruzzo, nulla è dato sapere ma dobbiamo essere consapevoli che la tragedia del Covid può essere arginata solo se tutto viene organizzato in modo chiaro e rigoroso con una puntuale informazione alle istituzioni (Comuni, ASL), ai professionisti (Medici di Medicina Generale), alle associazioni di rappresentanza (sindacati, associazioni, terzo settore), ai cittadini.
L’apertura della piattaforma informatica regionale per l’adesione alla campagna vaccinale della Regione Abruzzo è stata accompagnata da una informazione poco articolata che ha creato allarmismi tra la popolazione ultra ottantenne preoccupata di non potersi vedere somministrato il vaccino qualora non avesse prontamente inserito la sua adesione sul sito internet regionale. Centinaia di pensionati hanno contattato le sedi del sindacato per chiedere informazioni che non riuscivano ad ottenere attraverso i numeri di telefono ed i siti istituzionali.
In questa fase così difficile, CGIL, CISL, UIL, hanno chiesto di avere un confronto di merito continuo con l’assessore Verì affinché la campagna vaccinale possa avere successo e si sciolgano i nodi ancora irrisolti che potrebbero minarne l’efficacia. E’ necessario impegno e condivisione per superare un periodo