Roseto, Francesco Di Giuseppe sgomento dalle parole sulle foibe dell’assessore Illuminati
Il vice Presidente di Gioventù Nazionale Francesco Di Giuseppe, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, risponde all’assessore alle Pari Opportunità del comune di Pineto Marta Illuminati che alla stampa ha dichiarato: “Le Foibe seppur condannabili, hanno rappresentato la reazione alle politiche nazionalistiche e di oppressione che gli italiani operarono sul popolo Slavo e ai crimini perpetrati dai fascisti in quelle zone”, giustificando così l’eccidio di migliaia di Italiani sul confine orientale da parte dei partigiani comunisti di Tito.
Di seguito riportiamo una nota stampa a firma dallo stesso Di Giuseppe.
“È insopportabile la retorica giustificazionista che traspare dalle parole dell’assessore Marta Illuminati.
Questa nulla ha di differente dalle teorie dei negazionisti e dei riduzionisti delle Foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata, che spinti da cieca ideologia, per decenni hanno impedito si parlasse liberamente della tragedia che ha colpito centinaia di migliaia di uomini con la sola colpa di essere italiani.
Ancor più insopportabile è, poi, la classificazione delle vittime come vittime di Serie B rispetto a quelle di un’altra grande tragedia del secolo scorso come lo Shoah: come se non ci fosse, anche nel caso delle terre giuliano-dalmata, uno Stato, quello jugoslavo, che in tempo di pace e a guerra finita, avesse attuato politiche fortemente anti-italiane. Come se tutte le vittime non avessero la stessa dignità, a prescindere dal luogo o dalla situazione.
È inaccettabile che chi ricopra un ruolo di tale grado nelle istituzioni sacrifichi la storia e la vita di centinaia migliaia di italiani sull’altare dell’ideologia.
Invito pertanto l’assessore a scusarsi con le famiglie di coloro i quali hanno subito le peggiori umiliazioni e torture, di coloro i quali, infoibati ancora vivi, sono stati lasciati morire di stenti, seppelliti sotto corpi di altri innocenti.
Invito l’assessore a scusarsi con gli Italiani per aver tentato di modificare a proprio piacimento importanti pagine della storia d’Italia, necessarie per comprendere quanto conti l’identità di un popolo.
Senza piena conoscenza del passato non si può scrivere il futuro”.