Teramo, Giornata per la Vita 2021
“La ricchezza della gravidanza: dalla sua ricerca alla sua difesa”. Presentazione del Documento Condiviso. “Un grande progetto comune in difesa della vita”. È questo l’orizzonte operativo condiviso dai relatori intervenuti al convegno medico-scientifico on-line“ La ricchezza della Gravidanza dalla sua ricerca alla sua difesa” organizzato in occasione della 43.ma Giornata per la Vita dalle Cliniche Ostetriche e Ginecologiche delle Università di Roma (Sapienza, Tor Vergata, Cattolica e Campus Biomedico), Università Politecnica delle Marche di Ancona, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara e ASL di Teramo, in collaborazione con le Diocesi di Ancora-Osimo e di Teramo-Atri e con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Teramo.
Al termine di un’intensa giornata di lavori coordinati dall’Aula Magna del Centro Studi Sociali sull’infanzia e l’adolescenza “don Silvio De Annuntiis” di Scerne di Pineto, i rappresentanti delle Università convenute hanno sottoscritto e presentato un Documento Condiviso.
Questo il testo integrale: “Uno dei complessi problemi che ancora deve essere affrontato con la compiutezza possibile dall’avanzamento tecnologico, è quello legato alla ricerca dei meccanismi che presiedono all’esordio della vita, alla sua primordiale evoluzione ed al suo definito completamento.
Tale sforzo deve necessariamente unire in uno stesso fronte scienza, filosofia ed etica e traslarlo verso un mondo perlopiù ancora ignoto per la complessità delle sue interazioni. La mancata piena conoscenza di questi meccanismi, ad oggi solamente sfiorata, apre spazi alla cultura dell’accoglienza, a quella della difesa della vita, ma anche alla cultura della morte.
Il desiderio di maternità da un lato, la denatalità diffusa dall’altro, che attraversano entrambi la nostra società, necessitano di uno sforzo da parte di coloro i quali sono chiamati a costruire la cultura e ad affrontare l’ignoto della conoscenza.
Le Università abruzzesi, marchigiane e romane che oggi hanno risposto a questa chiamata, sono concordi nell’affermare che il problema può essere approcciato solamente attraverso un grande progetto comune in difesa della vita, nella certezza che la Conoscenza risponda solamente ad un’unica etica che abbraccia l’intero genere umano senza frontiere né muri divisori”.