Teramo, Diego Di Bonaventura replica a dichiarazioni di Andrea Core
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Ospitiamo la replica del presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura, alle dichiarazioni, diffuse a mezzo stampa, dall’assessore alla Cultura del Comune di Teramo, Andrea Core.
“Francamente non capisco perché l’assessore alla Cultura del Comune di Teramo senta il “dovere” così scrive, di intervenire sulle nomine della Provincia. Io da rappresentante delle istituzioni non ho mai sentito il “dovere” di intervenire sulle nomine di nessun Comune e forse alcune non sono piaciute nemmeno a me. Siamo rappresentanti di istituzioni non segretari di partito.
Alla Riccitelli sono sempre stati nominati due consiglieri provinciali: uno per la minoranza e uno altro per la maggioranza. In pieno stile manuale Cencelli. Io voglio cambiare questa storia: e ho detto che considerato il prestigio dell’ente morale e del suo direttore artistico vorrei nominare persone, professionisti, artisti della società civile perché è arrivato il momento che la politica si tenga lontano.
Quel che è più grave è che l’Assessore mi rivolge parole molto offensive sulla base di indiscrezioni e non di atti e dichiarazioni ufficiali che pure ci sono visto che il Consiglio è stato trasmesso in streaming e le mie dichiarazioni sono pubbliche tuttora disponibili. Ora, che lo facciano i giornalisti è anche comprensibile ma lui è un uomo delle istituzioni.
E di un’istituzione, il Comune di Teramo, che questa Provincia sostiene fortemente con numerosi contributi – pur non avendo più alcuna competenza e facendo certamente una forzatura rispetto ad una riforma che ci vorrebbe solo a fare asfalti e sistemare edifici pubblici – proprio a favore della la Cultura, delle Associazioni e delle Istituzioni Culturali.
Forse all’Assessore sfugge quanto la Provincia abbia contribuito alle manifestazioni teramane – tante – e che il progetto del Natale Teramano è nato in Provincia, è stato presentato a finanziamento dalla Provincia che ci ha anche messo 20 mila euro oltre al prezioso lavoro dei suoi dipendenti: ventimila euro messe in bilancio da me e non dalla passata amministrazione. All’Assessore sfugge, ancora, che da quando ci sono abbiamo impegnato circa 70 mila euro l’anno per le attività culturali e sociali. Quando farà lo stesso magari ne riparliamo. Per ora registro la violenza di un attacco molto poco istituzionale e molto poco giustificabile, che nasce da una strumentalizzazione politica, esclusivamente politica, tesa a colpire in difficoltà la mia persona e il mio ruolo. Me ne rammarico ma rassicuro tutti, anche la Riccitelli trascinata in questa bagarre: tutto, come accaduto ieri, avverrà in Consiglio Provinciale alla luce del sole”.