Teramo, ospedale Mazzini, inaugurato nuovo reparto Covid
Inaugurato oggi il nuovo reparto Covid con 21 posti letto di terapia subintensiva al primo piano del terzo lotto dell’ospedale di Teramo. L’importo complessivo dei lavori è 3.072.443 euro. Il progetto esecutivo è stato redatto internamente alla Asl, dall’Unità operativa complessa Patrimonio, Lavori e Manutenzioni. Tutta la procedura è stata eseguita in tempi record: avviata ad agosto 2020, si è arrivati all’inizio dei lavori il 17 novembre, eseguiti in via d’urgenza dall’Ati Fracassa Rinaldo srl-Elettroidraulica Silvi. I lavori sono terminati il 19 febbraio 2021, nei 96 giorni previsti dalla gara d’appalto. Tempi rapidissimi, se si considera che per opere di simili caratteristiche la durata complessiva è almeno di tre anni. Procedure lampo anche per l’Uoc Acquisizione beni e servizi, relative alle forniture.
I lavori sono stati eseguiti nell’intero primo piano, in un’area vasta circa 2000 metri quadri di superficie precedentemente in disuso.
Tale intervento contribuisce al potenziamento e riassetto della rete assistenziale sanitaria, voluta dalla direzione generale della Asl di Teramo, nel rispetto del decreto legge 18 del 17 marzo 2020 e del decreto legge 34 del 19 maggio 2020, volto all’attuale gestione epidemiologica da Covid 19 e per eventuali future emergenze pandemiche.
Il progetto esecutivo è stato concepito e sviluppato dalla UOC Patrimonio Lavori e Manutenzioni, nel rispetto dei principi di adattabilità e reversibilità, riuscendo a soddisfare un diverso regime di ricovero in termini di numero posti letto che va da 21-28 fino a 42 posti letto + 4 stanze di degenza di isolamento al fine di fornire assistenza a un notevole numero di ricoverati, garantendo somministrazioni di ossigeno pari a 40 litri al minuto per paziente.
Entrambe le ali del reparto sono servite da percorsi di svestizione e decontaminazione del personale, separate per sesso e per mezzo di filtri dotati di porte scorrevoli che garantiranno la regolari procedure di attraversamento tra zone “pulite e sporche”.
Particolare attenzione è stata rivolta al rispetto dell’edificio esistente essendo vincolato ai sensi del decreto legge 42/2004, e questo ha condizionato tutte le scelte progettuali, architettoniche e impiantistiche.
Fra i vari aspetti innovativi della nuova struttura :
L’ampliamento dell’impianto di stoccaggio dell’ossigeno dedicato esclusivamente alle notevoli esigenze di ossigenoterapia del Covid Center del terzo lotto (Rianimazione Covid – Pneumologia Covid – Malattie Infettive);
Il sistema di trattamento e condizionamento dell’aria con pressione negativa e sistemi assoluti di filtraggio;
L’impianto di domotica per il controllo della qualità degli ambienti e dell’efficientamento energetico;
Il sistema di supervisione e monitoraggio dei pazienti anche da remoto in apposite stanze di controllo dotate di impianti di videosorveglianza, monitoraggio dei parametri vitali;
L’impianto di diffusione sonora e di chiamata dei pazienti.
Rispetto di tutte le prescrizioni di sicurezza imposte dalle norme antincendio in vigore con innovativo sistema di supervisione della rilevazione incendi con mappe grafiche, presente in pochi ospedali in Italia.
Questa la dichiarazione del direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia: “L’inaugurazione della nuova struttura è la dimostrazione dell’impegno massimo che questa azienda sta profondendo nell’affrontare l’emergenza Covid. Il nostro impegno è dare risposte concrete e tempestive per rispondere ai bisogni di prestazioni dei pazienti e questo è l’esempio del nostro modus operandi. In un anno abbiamo creato la Rianimazione Covid, raddoppiato il reparto di Malattie Infettive e ora inauguriamo i 21 posti di terapia sub-intensiva. Fra un mese sarà pronta, inoltre, sempre nel terzo lotto, la nuova sede del 118. E voglio anche citare l’installazione di tre Tac esterne ai presidi ospedalieri di Teramo, Atri e Giulianova. Un esempio di pubblica amministrazione efficiente, grazie ad un eccezionale lavoro di squadra, a cominciare dal nostro ufficio tecnico e dal direttore dei lavori, l’ingegner Ermanno Teseo”.