L’Aquila, Spazio Arte approda a Cordenons
Riceviamo una interessante informazione da “abruzzoaz 60” riguardo dell’iniziativa artistica che si sta svolgendo a Cordenons , Pordenone, dove partecipa “Spazio Arte” (L’Aquila) in occasione della mostra “Arie Italiane”. Di seguito pubblichiamo un breve ricordo curato dal collega Emidio Di Carlo, e notizie sull’evento.
Aperta il 30 settembre, ma inaugurata il 2 ottobre, la mostra “Arie Italiane”, ordinata nella sede “Dimensione Arte di Paolo Furlanetto”, a Cordenons (Pordenone). Alla presentazione Vittorio Sgarbi con l’intervento della giornalista/critico d’arte Sara Carnelos. L’evento è stato coordinato da Morgan Caneva e curato da Laura Recchia, Cesare Serafino e Chiara Vergani; nel catalogo: l’immancabile intervento, di un altro critico, Boris Brollo.
La mostra si avvale del sostegno di numerosi enti culturali e aziende industriali nazionali.
Tra i 19 marchi presenti sulla locandina e nel catalogo, figura anche il “Circolo Culturale Polivalente, Spazio Arte” dell’Aquila.
Esposti: dipinti e ceramiche di 31 artisti.
Per la pittura opere di: G. Armani, L. Afeltra, G. Agostini, V. Battistella, M. Bellomo, G. Borta, A. Cadamuro, G. Il Camponese, G. Caneva, T. De Carli, E. Di Carlo, G. Dorfles, C. Serafino, P. Furlanetto, G. Fioroni, T. Guerra, R. Maggi, E. Montessori, R. Piano, P. Portoghesi, L. Ronca, L. Recchia, F. Tajariol, R. Tommasini, G. Turina, I. Zannier, T. Zancanaro.
Per la ceramica. T. Cascella, O. Galliani, S. Scanavino, A. Topazzini.
La pandemia non ha fermato il mondo dell’Arte; tantomeno il fervore organizzativo nel Friuli-Venezia Giulia, dove vengono esposte opere di pittori, disegnatori, fotografi, architetti, tra i protagonisti nell’arte contemporanea.
Va rilevato che, da molti anni, si registrano collaborazioni tra istituzioni e artisti abruzzesi del Centro Italia e del Nord Est della penisola (Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto).
Anche nella mostra di cui ci occupiamo, l’Abruzzo è presente con le opere di Tommaso Cascella e Emidio Di Carlo;
in aggiunta si potrebbero comprendere le opere di Cesare Serafino, poiché l’artista non manca, in ogni occasione, di ricordare i suoi avi in Lanciano.
Inoltre, benché reatino, la presenza di Gianni Turina conferma un altro dei tanti dialoghi del Circolo Culturale “Spazio Arte”.
Ben note sono le sue collaborazioni, da artista e in qualità di Presidente dell’Associazione Internazionale d’arte e cultura “Centro Italia”, o da amministratore nel Comune di Rieti.
Con l’Assessorato alla Cultura, tra il 1990 e il 2010, promosse un importante iniziativa in Cittaducale, nel Palazzo Paoli.
Insieme a “Spazio Arte”, venne inaugurata una grande rassegna: “L’arte oggi nel Regno Angioino” (Agosto 1989).
La mostra, presentata dal critico d’arte aquilano, comprendeva anche un grande “Omaggio a Remo Brindisi”.
Oggi, “Arie italiane” si può considerare sulla scia della collaborazione tra il Circolo Culturale dell’Aquila e il Gruppo Giovani Pittori di Spilimbergo; i due “sodalizi” collaborano da oltre cinquant’anni.
L’attività del Gruppo Giovani Pittori conta sull’infaticabile lavoro di Cesare Serafino.
Merita ricordare che l’artista, con il contributo del Comune di Spilimbergo, si attivò a favore della città e degli amici aquilani, in occasione del sisma del 2009.
In Spilimbergo, i Consiglieri Comunali rinunciarono al gettone-presenza; poi l’Amministrazione Comunale manifestò il patrocinio al Gruppo per la mostra-mercato, “Abstract 2009”;
l’esposizione venne tenuta nella città e, successivamente, spostata a Venezia.
Oltre 200 artisti inviarono le opere; vennero raccolti fondi inviati a L’Aquila. Il Circolo Culturale Spazio Arte ne volle la finalizzazione per il restauro delle opere d’arte danneggiate.
Purtroppo, a causa dei problemi sulla ricostruzione, ‘qualcuno’ deve aver dimenticato.
L’iniziativa ebbe l’immediata partecipazione dalla “Fondazione Piano”.
Successivamente, l’architetto, Renzo Piano mise la firma sul progetto e sulla costruzione dell’“Auditorium” nel Parco del Castello all’Aquila.
A testimoniare il legame tra le associazioni dell’Aquila e del Friuli, nell’accadere dei terremoti, si deve ricordare quello del 6 maggio 1976, nel Friuli.
Un drappello di aquilani fu a Gemona, nella città più colpita.
Spazio Arte era nella fiaccolata organizzata dal Gruppo di Spilimbergo, qualche settimana dopo. Nel drappello, il Circolo Culturale dell’Aquila era presente con Direttore Artistico e il Presidente dei Sindaci Revisori dei Conti.
La città voleva tornare a nuova vita.
Le strade interne apparvero percorribili, libere dalle macerie.
Anche nel 2021, il ‘dialogo’ tra L’Aquila e Spilimbergo continua nella mostra “Arie italiane” che chiuderà i battenti il 31 ottobre.
Anche da questo nuovo appuntamento rimarrà il ricordo di una creatività artistica ricca di emozioni umane e di eventi storico-culturali.