Roseto,William Di Marco precisa sul ballottaggio
Riceviamo e pubblichiamo una lettera scritta alla redazione di TgRoseto a firma del candidato sindaco William Di Marco, in riferimento al prossimo ballottaggio.
“C’è chi in questa campagna elettorale ha disquisito di apparentamenti tecnici e di quelli informali.
Bisogna parlare negli occhi degli elettori e far capire che una vecchia politica tarda ad ammainare la bandiera dell’incoerenza.
Nel 2016 l’on. Sottanelli concluse un accordo di tipo informale con l’allora binomio Di Girolamo-Ginoble e la scelta fu approvata dall’allora candidato consigliere Mario Nugnes, oggi candidato sindaco.
Il problema, quindi, parte da lontano e quella pratica sembra aver preso corpo nel corso degli anni, al punto tale che in una trasmissione televisiva, dove erano presenti i cinque pretendenti alla poltrona di primo cittadino, Mario Nugnes è stato l’unico che si è schierato per un futuro apparentamento (molti si chiesero con chi, dal momento che gli altri candidati hanno negato di voler attuare tale pratica).
Tanti segnali ci portano a capire che nel Dna del candidato sindaco Nugnes (brava persona, ma con attorno politici navigati che hanno ricoperto tutti i ruoli a livello amministrativo e rappresentano il vecchio che non cede) c’è una tendenza a trovare accordi, diretti o indiretti, a qualunque costo e con chiunque garantisca potere.
Poi c’è stata la falsa redenzione, vale a dire che negli ultimi giorni lo stesso candidato si è prodigato a smentire qualsiasi accordo, fino a giungere a questo pomeriggio dell’11 ottobre 2021 con la dichiarazione pubblica del Partito Democratico che a livello regionale, provinciale e locale ha reso noto il proprio appoggio proprio al candidato che accusava altri di eventuali accordi nati con lo scopo di raggiungere il potere.
Ecco, noi non siamo così.
Abbiamo bandito dal primo momento qualsiasi tipo di apparentamento con altri schieramenti per due motivi principali. Il primo è di coerenza con i nostri elettori, i nostri candidati e i nostri supporters.
Il secondo per una questione di etica politica.
È proprio su questo secondo aspetto vogliamo focalizzare la vostra attenzione.
Fino a quando la politica agirà in modo così subdolo, opaco e fuorviante, cadendo in una contraddizione palese e continua, la gente penserà che ha di fronte qualcosa di “sporco” da cui allontanarsi.
Invece noi diciamo che la politica, quella vera, pulita, trasparente e lealmente partecipativa è la cosa più importante al mondo. I cittadini sapranno scegliere tra pratiche da vecchio regime o azioni di limpidezza etica, morale e sostanziale.
Gli elettori non hanno più l’anello al naso e il 17 e 18 ottobre riconosceranno l’autenticità rispetto a una nebulosa di vecchie pratiche, di biechi interessi personali e di mancanza di rispetto verso le persone.
L’umanità e l’intelligenza di quest’ultime farà la differenza”.
William Di Marco