Roseto, sindaco: “piazze, luoghi di incontro e non di scontro”
Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi Mario Nugnes, a nome dell’intera Amministrazione, ci tiene a condannare con forza l’ennesimo episodio di violenza pubblica che ha visto alcuni giovani dare vita a uno scontro nella notte tra sabato e domenica scorsa in piazza della Libertà, dinanzi alla stazione ferroviaria.
A tal proposito spiega il primo cittadino che: “E’ indubbio che in questi mesi sono stati fatti passi importanti per intensificare i controlli sul territorio, ci rendiamo conto però che questo non è ancora sufficiente e per questo siamo pronti a moltiplicare i nostri sforzi.
Purtroppo viviamo un momento storico particolare nel quale il fenomeno del disagio giovanile è in continuo aumento e spesso fuori controllo, proprio per questo siamo in costante contatto con tutti i responsabili della sicurezza nella nostra città al fine di studiare, con loro, la migliore strategia per prevenire e stoppare certi comportamenti che, francamente, non sono più tollerabili.
Stiamo lavorando per intensificare i controlli e per aumentare il presidio del territorio, chiediamo la collaborazione della cittadinanza e auspichiamo una maggiore maturità da parte dei nostri ragazzi, non è infatti accettabile che spazio vitali, nel cuore della nostra città, che dovrebbero essere luoghi di incontro e di confronto si trasformino, con il favore della notte, in aree di scontro e violenza!
In tal senso voglio lanciare un appello, da padre di famiglia, a tutti i genitori rosetani affinché diventino le prime sentinelle nei riguardi di certi atteggiamenti di disagio dei propri figli, pronti ad essere al loro fianco in questo momento difficile che i ragazzi stanno vivendo.
Sabato prossimo a mezzanotte propongo a tutti i genitori di buona volontà di vederci in piazza della Libertà, prestando massima attenzione a evitare assembramenti, per dare un segnale forte e per far capire che Roseto non è ‘terra di nessuno’ e che certi atteggiamenti di aperta sfida e disprezzo delle comuni regole del vivere civile non saranno più tollerati”.