22 Novembre 2024
CuriositàRubriche

La musica è finita! Anzi no!

Ospitiamo una simpatica riflessione curata dal collega Emidio Di Carlo sulla musica che spazia in Italia e coinvolge la città di .
En avant la musique. Anzi no!
Sanremo 2022, pensando e ripensando alla 72ª edizione viene da dire: “La musica è finita!”.
Eppure: era già cominciata e andrà avanti per molti decenni ancora: per la felicità di Mahmood & Blanco gli odierni vincitori del Festival della Canzone Italiana.

foto – Mahmood & Blanco, vincitori 72ª edizione Festival di Sanremo 2022

Roba da “Brividi” :tanto per superare la paura di sbagliare e di sentirsi inadeguati
(NdR. Copiamo da uno dei tanti comunicati offerto gratuitamente alla stampa).
Eccoci a Massimo Ranieri: “Lettera al di là dal mare”.
Volendo ricordare la sua vita da migrante d’altri tempi e… quei tanti migranti (Magari: da ‘Enea’ raccontatoci da Omero) che oggi approdano nelle coste tra la Sicilia e la Calabria lasciandosi dietro chi non è stato in grado di superare l’onda del mare.
Prima di chiudere, una memoria sullo scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, Roberto Saviano: per una rinfrescata “Sulla strage di Capaci”.
Eccoci al monologo, nel ‘trentennale’ degli attentati ai Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: non per ricordare ma per “re-cordari” rimettere nel cuore, riportare al cuore, come volevano gli antichi che nel cuore vedevano la sede della memoria.
Ripotare al cuore significa rimetterli in via sentendoli battere in noi, nel profondo”.

foto – Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

Sanremo 1958. Altra musica.
C’era una volta l’ottavo Festival della Canzone Italiana.
Al tempo si teneva al Salone delle feste del Casinò di Sanremo, condotto da Gianni Agus, affiancato da Fulvia Colombo.
È stato l’anno delle “Nozze d’oro” perché Giorgio Cavalli (Aquilano doc) aveva musicato quanto altri aquilani, (Enrico Canelli e Franco Conti) avevano scritto.
In quegli anni Sessanta brillavano altri protagonisti della Città di Federico: Umberto Cavalli (fratello di Giorgio) che negli spettacoli del “Rendina” era il ‘rivale’ del “Corrado Mantoni” della RAI.
Certo bisognava spingerlo sulla scena affinché potesse trovare sul palco la verve del grande presentatore.
Roba da far oscurare l’Amadeus del 2020-2021-2022 Festival.
Quanto agli altri aquilani nella cerchia di Giorgio: Arnaldo Ettore (musicista), Antonio Ursitti (Poeta).

foto – spartito canzone Nozze d’oro, e Franco Conti

L’Aquila. Agosto 2021.
Il direttore d’orchestra, il M° Leonardo De Amicis, a conclusione del suo “Cantiere dell’Immaginario 2021” commentava “L’Aquila sa guardare avanti, così brilla la cultura”.
Aveva ragione o torto?

foto – Maestro Leonardo De Amicis

Mi sovvien…
Ne è passato del tempo da quando il vecchio amico Giorgio Cappella mi inviava una foto che lo ritraeva a fianco del M° Leonardo, affinché venisse pubblicata su “abruzzoaz 60”. All’epoca, la carta stampata in provincia era rara.
Fino al 2021 la foto, benché conservata per le future generazioni aquilane, non è stata pubblicata.
Non per dispiacere all’amico di ‘Giorgio’, ma per la cronaca offerta da Nino Carloni con il suo Segretario organizzativo (Peppe Verna) che si potevano incontrare nel Castello dove aveva sede la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” e l’Auditorium realizzato con tanta passione dal Soprintendente (l’architetto Renzo Mancini).

foto – L’Aquila, Auditorium, Società Aquilana dei Concerti B. Barattelli

All’Auditorium si poteva ascoltare una diversa musica (quella “Classica”) rispetto alla “leggera” del Festival Sanremese.
Gli orizzonti e le concretezze musicali, alla fine di ogni stagione tutti gridavano: “en avant la musique”.
Nelle nuove esperienze, con “I Cantieri dell’Immaginario” – ha detto il Maestro, nello scorso 2021, sottolineando il suo percorso culturale iniziato quattro anni fa – “Il cammino dell’Aquila non si ferma, continuiamo a guardare avanti”.
Cifre alla mano e non solo in euro sonanti: “200 orchestrali, 30 artisti, in occasione della 727ª Perdonanza Celestiniana”.

foto – L ‘Aquila, 727ª Perdonanza Celestiniana

Nel mentre, l’altra cultura sembra essersi dileguata con il beneficio di qualche anno sabbatico.
Da una musica all’altra.
Anzi no!
Il 10 dicembre 2021, nella Piazza della Lauretana, è mancata ancora la ‘Festa’, la tradizionale “Festa della lauretana” del 10 dicembre di ogni anno.
Questo in uno dei Quarti in cui storicamente venne divisa e prese forma “Aquila”, ovvero: quella che tutti chiamano L’Aquila.

foto – L’Aquila, Piazza della Lauretana

La città, al momento della sua fondazione, venne divisa in quattro parti. La “Lauretana” era nel Quarto di S. Pietro; aveva piazza e fontana.
Tre le Chiese che si contano nella “zona terminale in “Porta Barete”: la Chiesa parrocchiale di “San Paolo di Barete” (lungo Via Roma), la Chiesa di Santa Croce (accanto alle mura in Porta Barete) e la Chiesa di S. Anna in Piazza “Lauretana”.

foto – L’Aquila, Chiesa di S. Anna in Piazza Lauretana
foto – L’Aquila, Chiesa parrocchiale di San Paolo di Barete
foto – L’Aquila, Chiesa di Santa Croce

Gli abitanti del Castello di Barete si mobilitarono per edificarle nel quartiere.
In quanto alle Chiese: la prima è legata alla fondazione della Città, nel XIII Secolo; la seconda, molto più tardi, potendo poi annoverare un bel dipinto di Giulio Cesare Bedeschini, “La Strage degli Innocenti”, datato 1607.

foto – L’Aquila, Giulio Cesare Bedeschini, dipinto La Strage degli Innocenti

foto – L’Aquila, Giulio Cesare Bedeschini, dipinto La Strage degli Innocenti

Successivamente il quadro venne spostato nel realizzato Museo Diocesano e infine nel Museo al Castello dell’Aquila.
La Chiesa parrocchiale ha subito diversi rifacimenti a causa dei violenti terremoti del 1340 e del 1461; nonché per la ricostruzione dopo il sisma del 1703.
Quanto ai danni causati dal sisma nel 2009 restino pure in cielo.
In uno dei lati di Piazza Lauretana, c’era il Collegio degli Orfani di Guerra.
Una cinquantina di orfani, giunti da tutta la provincia, vi venivano ospitati. Tra i 6 e 21 anni.
Nelle uscite ufficiali (soprattutto per le feste civili o religiose) indossavano una pesante divisa che li faceva protagonisti di un reparto di “carabinieri”.

foto – L’Aquila, orfani del collegio in divisa

Il Collegio della Lauretana ha una storia interessante che merita di essere ancora narrata. Hanno contato protagonisti nelle squadre di calcio, nelle istituzioni pubbliche, nell’imprenditoria, nel mondo del lavoro. C’era anche la musica, Un’altra musica. Almeno quella ‘pizzicata’ sulla chitarra dal più grande dei Galassi.

Emidio Di Carlo

L’Aquila – Portale artistico lato est Collegio d’Abruzzo

(ndr) – Giorgio Cavalli
Nel 2021 ha compiuto 91 anni Giorgio Cavalli, il primo aquilano a partecipare al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, come autore, nel 1958.
Cavalli, insieme agli autori Enrico Canelli e Franco Conti, scrisse la canzone “Nozze d’oro”, che in quella edizione sanremese fu interpretata, con doppia esecuzione, da Tonina Torrielli con il Duo Fasano, e poi dal Trio Joyce.

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