21 Novembre 2024
Arte e CulturaRubriche

Leonessa, mostra Le stanze di Margarita d’Austria

Il Chiostro di San Francesco è tornato ad animarsi nel suo annuale appuntamento con l’Arte. L’improvviso temporale del pomeriggio non ha però evitato che l’inaugurazione e la presentazione venissero rinviate. Tutto si è potuto svolgere nella limitrofa Chiesa di San Giuseppe da , via via gremitasi fino a tarda sera. Nel 2022 vengono esposte oltre quattrocento opere, tra grafiche, dipinti e sculture, di artisti di artisti italiani, con la partecipazione degli artisti olandesi della “Fondazione Arte Senza Frontiere”. Come vuole la tradizione, nelle rassegne ideate e ordinate dall’Associazione (non profit) “Aion Arte e Cultura”, di Massimo Bigioni (Presidente e Direttore Artistico) e Stefania Montori (Curatrice), quest’anno il tema prescelta è stato: “L’Arte che illumina il Mondo”.

Il Chiostro, che accoglie il Museo Mauro Zelli, già ricco di oggetti che rievocano lo splendore dell’antica vitalità agricolo-contadina di montagna, quest’anno aggiunge una seconda mostra “Le Stanze di Margarita d’Austria”, voluta dall’Ente Palio del Velluto del Comune di Leonessa, in occasione dei 500 anni dalla nascita della sovrana.
Merita ricordare che la sovrana non fu solo la Signora di Leonessa e di Cittaducale nei suoi tre anni di soggiorno; si trasferì anche a L’Aquila dove venne accolta dalla città con una grande festa.
Non a caso l’antica storica amicizia si è riproposta nel mondo dell’arte. L’antico legame storico ha avuto seguito nel tempo. Già la famiglia di Gigi Proietti, a suo tempo Direttore Artistico del Teatro Stabile dell’Aquila, poteva unire originando dalla frazione di S. Clemente di Leonessa.
Da molti anni, il duo Bigioni-Montori, che dà vita all’”Associazione Aion Arte e Cultura”, impegna anche Emidio Di Carlo. Il critico d’arte aquilano che porta (e non solo nelle mostre annuali in Leonessa), alcuni importanti e storici artisti aquilani. Prima con le opere di Raimondo Tiberio: nascevano e illuminavano il mondo di uno storico “studio-officina”. Oggi è la volta delle opere di Antonio Di Roberto, grafico e pittore, anch’egli dell’antico vivaio della Scuola d’Arte dell’Aquila, che nella sua figurazione ‘trasuda’ la civiltà antica, cogliendo le ‘metamorfosi’ nel volto umano.

Le mostre in Leonessa chiuderanno il 28 agosto, il giorno in cui Papa Francesco sarà a L’Aquila per il “Giubileo del Perdono”, dopo i due ultimi predecessori; costantemente attenti al messaggio del monaco del Morrone, Celestino V, che volle essere incorato nella Basilica di Collemaggio.

Uno sguardo veloce al catalogo 2022 consente di cogliere l’inscindibile rapporto tra quanto anima e persiste della ‘spiritualità’ nella creatività nella storia del mondo dell’Arte.
Dopo l’introduzione di Massimo Bigioni e il saluto del Sindaco di Leonessa, Gianluca Gizzi, Frate Orazio Renzetti chiude così il suo intervento su “L’arte che illumina il mondo”: “Benedico i creatori e i conservatori di luce, sul modello della vera Luce. Pace e bene a tutti!”.
Segue: una ricca introduzione storico-critica sulla rassegna da parte del critico d’arte Emidio Di Carlo che conclude richiamando la “via pulchritudinis” dove la “bellezza si manifesta nel visibile e nel sensibile infinito mistero dell’invisibile; riecheggiando le parole di Papa benedetto XVI, “l’opera di Dio” di Papa Francesco, “il colloquio con la creazione fatta dal bello” come indicava Papa Giovanni Paolo II, “la connessione stringente tra Chiesa e artisti” sugellata da Papa Paolo VI.

Tra gli altri testi storico-critici nel catalogo:
“I colori della storia dell’arte” di Stefania Montori;
“L’arte che illumina il mondo” della storica dell’arte Beatrice Nobili;
“Sul senso di ‘Arte’dell’antropologo Mario Polia;
“L’arte che illumina il mondo” dell’architetto Luigi Casula.

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