Roma, Romics 2022 ha colpito ancora: voluptas allo stato puro
È tornato in grande stile l’appuntamento autunnale di Romics, Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games – XIX edizione, all’insegna di eroi incivilitori, benefattori, modelli raffinati di una gioventù che ha infranto, dopo due anni di pandemia, le barriere legate a mascherine e/o altri strumenti di protezione. È stata davvero “una boccata di ossigeno”, come ha detto nel catalogo Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, che ha promosso l’iniziativa con il Cepell, la Camera di Commercio di Roma e il Ministero della Cultura, nonché tantissimi altri sponsor privati.
In uno scenario, quasi innaturale, i cinque padiglioni (foto) hanno pullulato di gente interessata a vedere i prodotti editoriali e di altro genere dei 250 espositori.
Il manifesto dell’edizione, che si è appena chiusa, è stato firmato dalla giapponese Yoshiko Watanabe: Sakina, lo spirito dell’airone; non a caso Romics d’oro.
Altri Romics d’oro sono andati al maestro spagnolo del fumetto Jordi Bernet, al Robespierre del fumetto italiano Filippo Scòzzari, al concept artist dei capolavori hollywoodiani Jama Jurabaev e al visual effects supervisor il brasiliano Fabricio Baessa.
Tutti hanno presentato i loro fumetti in mostre, realizzate ad hoc, nel padiglione 8 (foto) dedicato a grandi eventi e proiezioni.
Di certo, l’attenzione dei giovani è andata ai disegnatori più o meno famosi, ai nuovi talenti che nei loro stand hanno incontrato il proprio pubblico, dimostrando la maestria in loco. Si allude a Sergio Algozzino (foto), Luca Aloisi (foto),
Danilo Angeletti, Francesco Barbieri, Luca Bonessi, Daniele Caluri, Monica Catalano, Rachele Cecere, Moreno Chiacchiera, Ilaria Chiocca (foto),
Mauro De Luca, Massimo Di Leo (foto), Mattia Di Meo,
Maurizio Di Vincenzo (foto), Edym, Cristina Fabris,
Daniele Garbugli (foto), Francesca Urbinati (foto)
Susanna Mariani, Federico Mele (foto),
Pierluigi Minotti (foto), Michele Pasta, Valerio Piccioni (foto), Andrea Pompeo,
Fernando Proietti, Fabio Ramacci, Marco Russo (foto),
Alessandro Santoro, Alessia Trunfio, e Eva Villa (foto).
Interessantissime le mostre, testimonianza di creatività e di aggancio alla realtà.
In primis, impossibile non segnalare “Andiamo Avanti Noi”, la mostra collettiva di fumettisti e illustratori per Emergency con 30 opere originali sulla preziosa eredità lasciata da Gino Strada (foto), volta a trasmettere una cultura di diritti e di pace;
opere originali realizzate da importanti autori quali Milo Manara, Giacomo Bevilacqua e Zerocalcare, Mauro Biani, Roberto Hikimi Blefari, Paolo Campana-Ottokin, Cecilia Campironi, Anna Laura Cantone, Alberto Casagrande, Stefano Disegni, Er Pinto, Camilla Falsini, Anna Formilan-NiNi, Marta Gerardi, Massimo Giacon, Gli scarabocchi di Maicol e Mirco, Riccardo Guasco, Gud-Daniele Bonomo, Laika, Elisa Macellari, Fabio Magnasciutti, Makkox, Riccardo Mannelli, Manuela Marazzi, Alessandro Martorelli Martoz, Stefano Piccoli S3KENO, Francesco Poroli, Chiara Rapaccini Rap, Irene Rinaldi, Giulia Rosa, Mattia Surroz e Lorenzo Terranera.
Ugualmente importanti alcuni incontri che meritano di essere sottolineati: l’omaggio ai “60 di Diabolik”, ai 50 anni di “Lady Oscar”, alla figura di Pasolini cui è stata dedicata anche la mostra “Fumetti corsari” con opere di Stefano Caselli (Spider-man), Arianna Rea (Disney), Roberto Recchioni (curatore di Dylan Dog).
A quest’ultima hanno collaborato anche: Claudio Bruni (Cartoni Animati, Rai), Bruno Cannucciari (Lupo Alberto), Giancarlo Caracuzzo (Dc Comics), Stefano Caselli (Marvel), Riccardo Colosimo (Editions Du Long Bec), Cristiano Cucina (Dragonero), Mauro De Luca (Soleil Editions), Daniele De Sando (Becco Giallo), Simone Gabrielli (Editions Glénat), Marco Valerio Gallo (Storyboard Artist), Marco Gervasio (Disney), Carlo Labieni (Storyboard Artist), Emilio Laiso (Marvel), Fabiana Mascolo (Boom! Studios), Fernando Proietti (Editions Glénat), Arianna Rea (Disney), Simone Rea (Rizzoli), Roberto Recchioni (Dylan Dog), Massimo Rotundo (Tex), Michele Rubini (Tex), Eugenio Sicomoro (Editions Delcourt), Emiliano Tanzillo (Dylan Dog).
Tanto altro si potrebbe aggiungere a un’iniziativa che non cessa di rinnovarsi; vedasi MUSICOMICS – Premio Romics Musica per Immagini, realizzato con il patrocinio di SIAE e Nuovo IMAIE
Piace, però, in questa sede evidenziare i ragazzi “extra-ordinari” che hanno visitato con entusiasmo, eccitatissimi la fiera. Un “avventore per caso” di Romics potrebbe giudicare la manifestazione una grande “carnevalata”, ma chi ha un minimo di cultura non può che evincervi una comunicazione sui generis, poiché usa un suo codice, veicola un messaggio profondo, impiega un canale specifico, pertiene a destinatari, ancorati a un mondo “incantato”, privo di guerre, odio e ostilità; insomma un mondo ove vige solo la “iucunda voluptas”, la “voluptas-hedoné”, l’imperturbabile serenità volta a sfuggire al “taedium vitae” o al “pessimismo legato al mondo odierno”.
Di Cosplay (foto) se ne sono visti tanti nel Romics ottobre 2022 e per tutti i gusti.
Anche gli adulti, accompagnatori di figli espertissimi in film, fumetti e cartoni animati, hanno potuto incontrare i loro eroi, che si aggiravano tra gli stand nei padiglioni in una sorta di ritorno al passato.
Naturalmente, nessun dispregio è emerso tra appartenenti a due diverse generazioni, poiché in Romics si pensa alla maniera degli Antichi : “de gustibus non disputandum”. Vedasi poi all’uopo anche gli spazi dedicati per “photoshoot”. Esperienza, divertimento, diventare cosplayer per una giornata, recuperare gadget, merchandising e altro questo è anche Romics.
Insomma, ancora una volta “Romics ha colpito ancora” e non solo nell’immaginario dei cosplay ma anche in quei visitatori che da semplici accompagnatori si sono immersi nel mondo virtuale delle nuove generazioni.
Stefania Di Carlo