Teramo, lettera del vescovo ai giovani che affrontano la maturità
Ospitiamo la lettera che il Vescovo della diocesi di Teremo- Atri. Monsignor Lorenzo Leuzzi, ha diffuso e destinata ai giovani che affrontano l’esame di maturità.
“Carissimi,
con grande gioia mi unisco alla vostra preghiera per completare il cammino che vi condurrà all’esame finale di maturità. Mancano 100 giorni!
È un traguardo importante per la vostra vita e per la vita di tutta la comunità nella quale siete inseriti.
Tutti si aspettano da voi testimonianze di gioia e di speranza per il futuro della Chiesa e della società.
Non è molto facile! La cultura nella quale siamo immersi talvolta ci disorienta, presentandoci un quadro negativo o quanto meno nebuloso della vita sociale.
Come scegliere? O meglio, quale via intraprendere dopo la maturità?
Sono domande che non ho evitato di accogliere quando, come voi, mi preparavo a decidere il cammino da intraprendere.
Insieme al mio incoraggiamento a non aver paura, vorrei indicarvi un semplice percorso: il rischio zero non esiste!
Negli ultimi tempi ho più volte ricordato a tanti amici che non si può vivere di utopia.
L’utopia è il vero nemico del costruire.
Per costruire bisogna conoscere la realtà ed entrare nelle dinamiche della storia con semplicità di cuore e di mente.
Con semplicità di cuore, perché non siete soli.
Con semplicità di mente, perché portate con voi un bagaglio culturale necessario per capire.
Nell’utopia, invece, si nasconde l’orgoglio di essere già arrivati!
Non abbiate paura di essere in cammino, di iniziare nuovi percorsi di condivisione della realtà nella quale siete immersi. Essa non è il vostro nemico, ma la via attraverso cui giunge a ciascuno di voi l’invito a crescere e a servire la comunità che attende la vostra presenza e il vostro impegno.
Sarà un’esperienza bellissima!
Siate protagonisti di un cammino di apertura alle sfide del vostro tempo, scoprendo che i vostri talenti non sono insignificanti, ma sono un dono per la crescita della comunità.
Il rischio zero non esiste! L’unica certezza è che ciascuno di voi è qualcuno e non qualcosa.
Cari giovani,
venendo al Santuario di San Gabriele, vostro giovane amico, portate con voi preoccupazioni e speranze.
San Gabriele vi ricorda, con la sua esperienza, che l’incontro con Gesù è l’evento che può cambiare la vita, che può aiutarci a passare dall’utopia alla conoscenza vera della nostra esistenza!
Anche oggi ti confida: “sei un dono per la comunità! Non aver paura dei rischi che sono davanti a te!”
Il Signore Gesù cammina con te e ti aiuterà a non evadere, ma ad amare e a sviluppare i talenti che ti ha affidato e che solo Lui conosce profondamente.
Fidati di Gesù, come fece a suo tempo il giovane Gabriele!
Gli esami saranno tanti nella vita, ma con Lui vi preparerete a superarli.
È il mio augurio e la mia preghiera, insieme a papa Francesco che oggi celebra il decennale della sua nomina a successore di Pietro”.
Vostro, Lorenzo, vescovo