Abruzzo, farmacisti somministrano vaccini anti influenzali
La Giunta regionale dell’Abruzzo, nella seduta di giovedì 27 aprile, ha approvato e dato via libera all’accordo attuativo regionale relativo alla presa d’atto dell’Accordo quadro tra il Governo, le Regioni e le Province autonome, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti-covid19 e dei vaccini anti-influenzali.
Chi deve farsi vaccinare?
Si consiglia la vaccinazione per tutte le persone che non presentino specifiche controindicazioni e desiderino evitare di contrarre l’infezione, come recentemente ribadito dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg).
In Italia la vaccinazione è fortemente consigliata, e gratuita, per i seguenti gruppi di popolazione a rischio (verificare con la propria ASL):
Soggetti di età pari o superiore a 60 anni (soglia abbassata di 5 anni, nell’ottica di favorire la diagnosi differenziale con la COVID-19);
Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da:
malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio,
malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite,
diabete mellito e altre malattie metaboliche (obesità compresa),
insufficienza renale/surrenale cronica,
malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie,
tumori,
malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV,
malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali,
patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici,
patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari),
epatopatie croniche;
Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza, a prescindere dal trimestre, o nel periodo post-partum.
Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
Medici e personale sanitario di assistenza;
Familiari (adulti e bambini) e contatti di soggetti ad alto rischio (a prescindere che siano vaccinati o meno);
Donatori di sangue;
Per quanto riguarda i soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori la vaccinazione sarà offerta gratuitamente alle forze di polizia e ai vigili del fuoco, considerato il ruolo essenziale svolto nell’ambito della sicurezza ed emergenza. Sarà inoltre offerto a medici e personale sanitario di assistenza e ad altre categorie socialmente utili che potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa (in quest’ultimo caso secondo modalità definite dalle singole Regioni/PP.AA).
Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. Per tale ragione, la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata a:
allevatori
addetti all’attività di allevamento
addetti al trasporto di animali vivi
macellatori e vaccinatori
veterinari pubblici e libero-professionisti.
Fin dalle linee guida della stagione influenzale 2022-23 è inoltre riconosciuto che i curanti hanno la facoltà di offrire la vaccinazione anche a pazienti non specificatamente compresi nell’elenco fornito, ma che a loro giudizio rientrino nel concetto di paziente a rischio di complicazioni; una volta coperta questa fascia di popolazione, è infine possibile offrire gratuitamente la vaccinazione (con i vaccini avanzati) al resto dei mutuati.
I bambini al di sotto dei 9 anni potrebbero aver bisogno di due somministrazioni a distanza di almeno un mese l’una dall’altra, mentre ne è sufficiente una sola se già vaccinati gli anni passati; è comunque necessario rivolgersi al proprio pediatra per una valutazione caso per caso.
I bambini più grandi e adulti hanno bisogno di un’unica somministrazione, che tuttavia va ripetuta ogni anno per conferire la protezione verso i virus influenzali previsti per la singola stagione.