Roma, al Seraphicum la mostra Arte insieme per la Pace
A Roma dal 30 aprile 2023, la “Casa per Ferie Seraphicum” presenta la nuova mostra tematica di “Aion Arte e Cultura” di Spoleto -Leonessa “Con l’Arte Insieme per la Pace”.
Saranno ben 37 gli artisti di molte regioni italiane presenti con oltre 100 opere ordinate da Massimo Bigioni (Direttore Artistico) e Stefania Montori (Segretaria Marketing Aion Arte Cultura). Emidio Di Carlo propone uno specifico intervento storico critico d’Arte sul catalogo), unitamente a Beatrice Nobili (Storica dell’Arte). La mostra, che terminerà il 5 maggio, è inoltre patrocinata dal Circolo Culturale Spazio Arte di L’Aquila e dall’Association Lucozart di Verdelais (Francia); due associazioni culturali, gemellate da oltre 20 anni, con interscambi, annuali di eventi artistici che tengono viva la comune storia legata a Papa Celestino V e al suo Ordine monastico. L’Abruzzo nella mostra è rappresentato con l’artista aquilano Antonio Di Loreto.
Nel suo intervento lo storico-critico aquilano sottolinea che l’esposizione incentrata sulla pace è un insieme di valori creativi spirituali che seguono gli antefatti artistici ben noti nelle opere d’arti presenti nella vita Carmelitana, da Pedro de Moya (Granada 1610-1674), a Guido Cagnacci (Sant’Angelo di Romagna/Forlì 1601-Vienna 1663), a Gian Lorenzo Bernini (Napoli 1598 – Roma 1680).
A chiusura del testo Di Carlo scrive: “Oltre a rendere omaggio alla Casa dei Carmelitani, l’esposizione “Arte insieme per la Pace” è, nella sostanza, la constatazione di una creatività che accompagna da sempre l’opera degli artisti. La rappresentazione del rapimento estatico dell’opera berniniana si rintraccia, altresì, all’interno dell’attuale e più vasto mondo dell’arte contemporanea in cui la spiritualità emotiva è astrazione della realtà, ovvero liberazione interiore dell’animo umano attraverso il mestiere. Gli artisti, che formano il drappello dell’Associazione “Aion Arte Cultura” (incisori, pittori, scultori), fondono le singole esperienze in un organico unitario che si caratterizza per una polivalente visione comunicativa sia pure in varie forme: dal “paesaggio impressionista” oppure attingendo dal Realismo, all’Espressionismo, all’Arte Informale. Pur nella convinzione che nell’opera d’arte compiuta l’artista ritrovi la sua pace interiore, non si può disconoscere in quest’ennesima esposizione il riconoscimento del messaggio biblico e evangelico della pace. Difatti, nella Bibbia “shalom” indica non solo l’assenza di guerra o di conflitti, ma implica anche benessere, armonia, concordia, felicità, prosperità e benedizione divina. Il tema della pace, ripreso nel Nuovo Testamento come un dono che fa Gesù ai suoi discepoli, è stato, difatti, nel corso dei secoli sempre presente. Non a caso è stato affrontato nella “Gaudium et Spes” del Concilio Vaticano II nonché dai Papi Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e, negli ultimi anni sovente, da Papa Francesco.