Leonessa, mostra L’Arte e l’Umanità, e Festival della Letteratura con “Arte e Fascismo”
L’intelligenza Artificiale è emersa, con maggiore rilevanza, nei contenuti della rassegna 2024 che si è appena chiusa nel Chiostro di San Francesco “Museo Mauro Zelli” a Leonessa. La mostra, a cura di Aion Arte e Cultura, sul tema “L’arte e l’umanità”, con oltre 300 opere di 74 artisti era stata inaugurata il 10 agosto con il taglio del nastro tricolore da parte del Sindaco Gianluca Gizzi in collaborazione con lo storico e critico d’arte Emidio Di Carlo che ha anche proposto un excursus storico nel catalogo ufficiale della rassegna tematica annuale: “L’Arte e l’Umanità”.
Merita ricordare che sono intervenuti nel corso della presentazione: il Direttore Artistico Massimo Bizzoni, l’architetto Sergio Franco, il Medico del Lavoro Maria Fioravanti, Antonio Zelli Consigliere con delega alla Cultura del Comune di Leonessa e Stefania Montori, Segretaria Marketing Aion Arte e Cultura.
Nel “Chiostro” anche Jacqueline Mpongoshe dell’Ufficio Politico dell’Ambasciata del Sudafrica a Roma che ha portato i saluti del Console del Nicaragua a Napoli e del Presidente dell’Associazione Alma Mundi Onlus. Tra un intervento e l’altro, anche l’ascolto della voce di Aurora Gentili.
L’appuntamento del 2024 a Leonessa ha riservato la sorpresa finale: nel ritornato Festival della Letteratura della Città di Leonessa, la presenza di Vittorio Sgarbi che ha presentato il suo nuovo libro “Arte e Fascismo”.
Inutile dire che anche l’eccezionale presenza del critico nella rassegna letteraria voluta dall’Amministrazione Comunale, in Leonessa, ha richiamato una sbalorditiva affluenza di pubblico. Chi scrive se n’è rimasto a guardare, seduto nel secondo piano del chiostro di San Francesco; ha potuto giovarsi della vista offerta da una delle finestre-arcate nel secondo piano del chiostro. Non ha voluto disturbare il critico, ha messo da parte una immaginaria ‘rimpatriata’ del tempo che fu. C’era una volta il “gatto delle nevi” (al secolo l’indimenticabile Vito Taccone): lo volle in campo, in Abruzzo, nelle elezioni del 2004. Nella conferenza stampa l’antica vicenda poteva, opportunamente, essere lasciata nel dimenticatoio.
Nel Festival Letterario in Leonessa l’Arte, Sgarbi il critico ferrarese poteva restare nella memoria. Nel nuovo tempo non si doveva disturbare di fronte all’alta affluenza ansiosa di pubblico. Tutti entusiasticamente a comprare il nuovo libro, Il critico ha messo, momentaneamente, da parte il suo “Caravaggio” per chiarire che nell’Arte non c’è Fascismo e che nel Fascismo non c’è Arte.
Di fronte ad un grande pubblico, il critico d’arte ha tenuto, anche una Lectio Magistralis, stimolato e assecondato dall’intervista introduttiva di un giornalista, nella circostanza, Sabrina Vecchi.