16 Settembre 2024
Cronaca Abruzzo

Estate 2024: 27 milioni di italiani rinunciano alle vacanze, calo del turismo balneare in Abruzzo

Il 45% degli italiani, pari a circa 27 milioni di cittadini, ha rinunciato alle vacanze estive tra giugno e settembre 2024, un dato allarmante che segna un aumento rispetto agli anni precedenti. Secondo il Codacons, questa tendenza negativa è principalmente attribuita al caro-prezzi che ha colpito duramente il settore turistico, rendendo sempre più difficile per molti affrontare i costi di una villeggiatura.

Nel 2019, il 39% degli italiani rinunciava alle vacanze estive, mentre oggi questa percentuale è salita al 45%, con un incremento di 3,6 milioni di persone che restano a casa rispetto al periodo pre-Covid. Le motivazioni dietro questa rinuncia sono chiare: il 55% di coloro che non partono ha indicato come principale causa l’aumento dei prezzi, che rende insostenibili le spese per viaggiare.

Il Codacons sottolinea come, a parità di notti fuori casa e di servizi acquistati, la spesa pro-capite per una vacanza tra giugno e settembre sia aumentata del 26,3% negli ultimi cinque anni. Nel 2019, in media, un italiano spendeva 950 euro per le vacanze estive; oggi, questa cifra è salita a circa 1.200 euro, con un incremento di 250 euro a persona.

I rincari più significativi sono stati registrati nei pacchetti vacanza nazionali, che hanno visto un aumento del 20,5% a giugno, del 29,9% a luglio e addirittura del 37,4% ad agosto rispetto all’anno precedente. Anche campeggi, villaggi vacanza, ristoranti, stabilimenti balneari e trasporti hanno subito aumenti sostanziali, contribuendo a rendere le vacanze sempre meno accessibili per la maggior parte degli italiani.

Le tariffe per campeggi e villaggi vacanza sono aumentate fino al 12,9% ad agosto, mentre i prezzi per cenare al ristorante sono saliti in media del 3,3% rispetto all’anno precedente. Anche i costi per dormire in strutture diverse dagli alberghi, come bed & breakfast e case vacanza, sono cresciuti del 7,2% rispetto all’estate 2023. Forti aumenti anche per i biglietti ferroviari, con rincari che hanno raggiunto il 9,3% a giugno.

Questi dati, forniti dal Codacons, evidenziano come il caro-prezzi stia gravemente compromettendo la possibilità per molti italiani di godersi una vacanza, con ripercussioni significative sull’intero settore turistico nazionale.

Fonte: Codacons

L’estate 2024 ha visto un calo significativo del turismo in provincia di rispetto agli anni precedenti. Sebbene il Teramano continui a rappresentare il principale polo turistico dell’, per la prima volta le presenze sono scese al di sotto della metà del totale regionale, fermandosi al 46,6%. Questo dato segna la prosecuzione di una tendenza negativa che persiste da oltre un decennio, con una flessione del 3,1% delle presenze rispetto al 2023.

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