Giulianova, le potature tra Taralli e Polilli
L’Assessore al Verde Pubblico Taralli risponde a Polilli sulla potatura degli alberi in via Thaon De Revel: “l’obiettivo del mio assessorato è quello di procedere all’esternalizzazione del servizio”
L’Assessore al Verde Pubblico risponde all’ex Assessore all’Ambiente Orlando Polilli in merito ad una segnalazione, apparsa ieri sui mezzi di informazione, riguardante gli interventi di potatura effettuati dalla Giulianova Patrimonio in via Thaon De Revel. “Ringraziamo Polilli ma sono necessari dei chiarimenti – spiega l’Assessore Taralli – a seguito di un incontro la Giulianova Patrimonio ci ha informato che gli interventi di potatura sugli alberi di via De Revel sono stati eseguiti circa un anno fa, mentre quest’anno, a giugno è stato effettuato un piccolo intervento di sfoltimento solo su alcuni alberi i cui rami, prendendo in esame le segnalazioni dei cittadini, stavano invadendo le abitazioni circostanti. Una situazione non più sostenibile che stava portando queste persone ad intervenire personalmente sul taglio dei rami e ciò non potevamo assolutamente permetterlo”.
“Ovviamente tutti gli interventi sono avvenuti dopo un’ attenta valutazione dell’agronomo responsabile dello sportello Verde a cui tra l’altro è scaduto il mandato a fine luglio– continua Taralli – e ho già incaricato gli uffici di competenza per la nomina di un nuovo agronomo”.
“Siamo in parte d’accordo con quanto ci suggerisce Polilli – conclude Taralli – tanto che uno dei primi obiettivi che il mio assessorato si è prefisso è quello di voler procedere con l’esternalizzare di un servizio così importante e professionalizzante come quello della potatura che evidenzia tantissime criticità in città e che, nostro malgrado, è stato affidato alla Giulianova Patrimonio ma con economie insufficienti a coprire la mole di lavoro e l’indispensabile necessità di corsi di formazione per il personale addetto, che si vede spesso esposto ad enormi critiche, nonostante il grande impegno profuso, riconducibili esclusivamente alla mancanza di fondi e mezzi adeguati.”