22 Novembre 2024
Cronaca Abruzzo

Roseto, Francesco Di Giuseppe a Berlino per trentennale caduta del muro

francesco di giuseppe

Francesco Di Giuseppe vice Presidente di Gioventu’ Nazionale nonché coordinatore del Circolo di di Fratelli d’Italia sarà a Berlino per le commemorazioni ufficiali del trentesimo anniversario della caduta del muro che divideva le “due Germanie” dove parteciperà nel pomeriggio, assieme a una delegazione di Gioventù Nazionale alla celebrazione al museo del Muro, rilancia l’importanza di questa giornata con un video dalla porta di Brandeburgo.

Queste le parole di Di Giuseppe” Apparteniamo a quella generazione che ha vissuto la mitizzazione del crollo del muro di Berlino e delle sue conseguenze.
A quella generazione per cui non esistono due Germanie anzi non sono mai esistite. A quella generazione che ha studiato la cortina di ferro sui libri e che ha sempre visto “il comunismo sovietico” come il male sconfitto, il cancro estirpato.
La realtà, trent’anni dopo, ci consegna uno scenario ben diverso e forse non del tutto compreso.
Le democrazie liberali hanno trionfato, il globalismo ed il liberismo hanno posto ovunque le proprie radici tanto da portare studiosi a teorizzare addirittura la fine della storia ma la verità è un’altra.
La verità è che al giorno d’oggi di muri ce ne sono ancora tanti, alcuni più subdoli poiché invisibili:
quello della crisi economica, della finanza speculativa, della tecnocrazia, dell’immigrazione incontrollata, della globalizzazione, dell’emigrazione e disoccupazione giovanile, delle baronie universitarie, dello spread, del relativismo culturale, della teoria gender, della droga, quello del disimpegno, quello di chi antepone il profitto al resto, quello di un’ Europa che esiste solo in virtù delle grigie lobby di Bruxelles e della cartamoneta.
Quel muro, trent’anni fa, è stato travolto dalla storia ma la storia la scriviamo tutti noi.
Per questo non possiamo stare a guardare muri ideologici che ingabbiano le nostre speranze senza prendere per mano il nostro destino.
Siamo chiamati oggi, come allora, a scrivere una nuova storia che ci permetta di abbattere i nuovi muri che ci hanno costruito davanti.
Per questo, in questo 9 novembre, data simbolo di libertà, Gioventù Nazionale ha deciso di celebrare i popoli liberi su tutto il territorio nazionale.
E sulla scia di quel detto che recita “muri puliti, popoli muti”, abbiamo deciso di costruire quei muri astratti che la società erige e di scriverci sopra i nomi di tutte le barriere che il pensiero unico impone.
Saremo noi stessi a distruggere quei muri simbolici, come saremo noi stessi a distruggere il pensiero unico che ci vuole tutti omologati, asserviti ai poteri forti”.

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