Teramo, ASL incontra Sindacato professioni infermieristiche Nursind
La Direzione Generale della ASL, insieme all’Unità di Crisi Aziendale, ha incontrato nella mattinata di oggi i rappresentanti del Sindacato delle professioni infermieristiche Nursind che, nei giorni scorsi, era stato particolarmente critico nei confronti di alcune scelte dell’Azienda Sanitaria teramana, durante la pandemia da coronavirus in corso.
E’ stato un incontro lungo e molto articolato, poiché sono stati posti alla Direzione numerosi quesiti e rappresentate diverse esigenze del personale infermieristico che, insieme a tutti gli altri operatori aziendali, si è trovato ad affrontare una situazione di emergenza sanitaria provocata da un virus tanto aggressivo, quanto sconosciuto.
In particolare si è parlato di opportunità di programmazione dei tamponi sul personale sanitario, di necessità di Dispositivi di Sicurezza Individuale e di esigenza di ulteriore formazione del personale.
Così come nel precedente incontro con i Sindacati confederali, anche il Nursind ha subito chiarito come il proprio obiettivo non fosse quello di denunciare eventuali inadempienze della ASL ma, piuttosto, quello di voler contribuire a migliorare l’organizzazione aziendale, mettendo a disposizione l’esperienza concreta di infermieri che hanno lavorato e stanno tuttora lavorando all’interno delle varie Unità Operative, in modo da poter analizzare e correggere eventuali criticità che via via si manifestano.
La Direzione ha apprezzato molto lo spirito di collaborazione con cui il Sindacato si è seduto al tavolo, ed ha ascoltato con attenzione le informazioni riferite, così come, con la stessa attenzione, ha risposto alle domande.
Alla richiesta del Nursind di programmare con periodicità i tamponi sul personale sanitario e anche sulle modalità per eseguirlo, ad esempio, l’Azienda ha già potuto presentare il proprio piano, che prevede che la richiesta venga fatta dal Direttore dell’Unità Operativa dove si presta servizio e che, nell’eseguire i tamponi, gli stessi vengano assicurati, in assenza di sintomi, comunque entro tempi prestabiliti con esattezza.
L’Unità di Crisi ha approfittato dell’occasione anche per dire che è imminente l’attivazione di una Centrale Operativa Territoriale che consentirà il monitoraggio di tutti i pazienti Covid positivi in isolamento domiciliare, anche attraverso forme di telemedicina.
Il Nursind ha chiesto inoltre di incrementare le attività di formazione del personale sull’emergenza sanitaria in atto che, molto apprezzate, non hanno ancora raggiunto tutti i dipendenti.
Anche in questo caso, la ASL, che in considerazione dell’obbligo di mantenere certe distanze sociali, all’inizio aveva comunque predisposto corsi FAD e videotutorial, ha poi organizzato modalità di formazione in presenza che hanno già riguardato 600 operatori e che, man mano, si stanno estendendo a tutto il personale sanitario.
Sulla disponibilità di DPI, la ASL ha ribadito come il loro utilizzo sia definito da specifiche linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità.
Anche con il Nursind che ha comunque mostrato apprezzamento per la messa a punto della gestione tecnico-organizzativa che la ASL quotidianamente pone in essere, si è stabilito di continuare l’interlocuzione in un’ottica di collaborazione che, dalla rappresentazione di eventuali criticità, possa essere da sprone al miglioramento continuo delle performance aziendali.