24 Novembre 2024
Cronaca Abruzzo

Giulianova, la verità su parco Franchi

parco franchi

“Negli ultimi giorni sui social alcune persone si sono sbizzarrite con ricostruzioni fantasiose della vicenda riguardante il chiosco nel parco Franchi per poi aggredire il Cittadino Governante, giungendo persino agli insulti e alle offese personali. Ovviamente siamo ben consci che facebook oltre a post seri, utili al confronto, permette la diffusione delle menzogne e della volgarità. Ovviamente noi non scenderemo mai su questo terreno.

Pregheremmo però tutti coloro che vorranno ancora parlare di questo tema e tutti coloro che hanno già affermato cose non vere e talvolta inaccettabili di tenere bene a mente questi fatti:
In consiglio comunale nel 2012 quando ci fu l’approvazione del Piano Chioschi dicemmo che era inopportuno realizzare un chiosco-ristorante di 100 mq. con giardino riservato nel parco Franchi e suggerimmo che quantomeno si prevedesse un piccolo chiosco, posizionato nelle zone più interne. La maggioranza non volle ascoltare.
Nel 2016 quando si ebbe notizia dell’apertura del cantiere, con un comunicato facemmo presente che quanto era stato assentito dall’amministrazione non poteva essere realizzato perché non rispettoso del PRG e del Piano Chioschi.
Promuovemmo, poi, un’assemblea pubblica molto partecipata al Kursaal insieme al M5S.
Infine all’indomani della colata di cemento armato su cui è stato poi eretto il chiosco-ristorante organizzammo un partecipato flash-mob attorno all’area interessata dalla costruzione – realizzata poi, irregolarmente, con forte impatto, in prima fila sul lungomare monumentale, giacchè il piano chioschi approvato dal consiglio comunale lo prevedeva al centro del parco – a cui parteciparono oltre al Cittadino Governante, il M5S, e anche l’ex sindaco Gerardini, uno degli artefici principali della destinazione a parco pubblico della proprietà Franchi.
Tutto questo è stato detto e fatto prima che venisse realizzato il chiosco-ristorante anche con l’intento di evitare di far spendere inutilmente soldi al titolare.
Non siamo stati ascoltati, si è voluto andare avanti con la costruzione ma quando ormai era finita è arrivata la sentenza del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) a cui aveva inoltrato ricorso un confinante.
Una sentenza che ha annullato il Permesso di costruire rilasciato dal Comune. Una sentenza non sanabile in alcun modo e che prevede il ripristino dei luoghi.
Infatti il Sindaco dell’epoca si è ben guardato sia dall’appellarsi, sia dall’autorizzare l’apertura; e quello attuale ha permesso di forzare la legge per consentire l’apertura.
Alla luce della sequenza dei fatti sopradetti, tutti incontrovertibili, documenti alla mano, si evince facilmente che noi del Cittadino Governante non abbiamo alcuna responsabilità in quello che è successo:

Da una parte perché non governavamo noi e quindi non siamo stati noi a rilasciare il permesso di costruire.
Dall’altra perché il provvedimento di annullamento del Permesso di costruire l’ha adottato la magistratura su esposto di un privato confinante e non Il Cittadino Governante.
Semmai abbiamo avuto, invece, il merito di dire, prima che iniziassero i lavori, che era opportuno fermarsi per evitare di compiere irregolarità.

Se ci avessero ascoltato il Comune non avrebbe avuto una problematica giudiziaria così spinosa da affrontare e soprattutto il proprietario del chiosco non avrebbe effettuato un investimento incauto.

Purtroppo a da anni non c’è più il buon senso e pur di assecondare richieste inopportune le amministrazioni sono arrivate persino a violare le leggi e le norme. Noi del Cittadino Governante in più occasioni abbiamo preventivamente cercato di evitare errori che sono stati compiuti in aree molto delicate della nostra città.

Chiediamo, quindi, a tutti coloro che hanno parlato, sentenziato, offeso o aggredito volgarmente la nostra associazione e alcuni nostri esponenti, non sapendo nemmeno di cosa stessero parlando, se non ritengano di aver esagerato e di averci accusato ingiustamente.

La partecipazione alla vita pubblica da parte di tutti, in democrazia, è assolutamente necessaria e noi siamo i primi ad auspicarlo – non a caso abbiamo scelto il nome di Cittadino Governante – ma per partecipare occorre seguire per bene, nel corso del tempo, il dibattito pubblico, documentarsi e poi dire la propria, specialmente quando si lanciano pesanti accuse che diffamano persone per bene che vogliono bene alla propria città e si impegnano per proporne la salvaguardia del bello esistente e la valorizzazione delle tante potenzialità ancora inespresse per rinvigorire l’economia locale turistica e non solo, e per accrescerne la vivibilità”.

il cittadino governante
associazione di cultura politica

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