Tortoreto, vertenza Betafance
Sindacati e enti locali sottoscrivono documento congiunto in vista dell’incontro con il MISE.
“La Betafance è un campanello d’allarme, è una vertenza di valore nazionale perchè è una situazione che potrebbe ripetersi in altri territori: il Governo deve sostenersi” dichiara il presidente Diego Di Bonaventura.
Un documento congiunto, sindacati e Istituzioni locali e regionali. Una presa di posizione forte e condivisa in vista dell’incontro con la Sottosegretaria al Ministero dello sviluppo economico, Alessandra Todde, previsto per il 1 settembre.
Perchè la Betafance è una vertenza di interesse nazionale. Questo il risultato dell’incontro convocato dal presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura e dall’assessore regionale al Lavoro, Piero Fioretti, che si è svolto martedì scorso al Comune di Tortoreto.
Il documento, preparato dalla FIM Cisl e dalla Fiom Cgil, ripercorre le vicende della Betafance, polo produttivo di Tortoreto del gruppo Praesidiad (controllato dal fondo private equity americano Carlyle), fino all’annuncio della chiusura dello stabilimento per trasferire la produzione in Polonia.
A sottoscriverlo oltre al presidente Di Bonaventura e all’assessore regionale Fioretti sono stati i Sindaci di Tortoreto, Domenico Piccioni, quello di Giulianova, Jwan Costantini e di Mosciano Sant’Angelo, Giuliano Galiffi. Sono tre Comuni particolarmente coinvolti in questa vicenda considerato che rappresentano il bacino di provenienza dei 155 lavoratori impiegati nel polo tortoretano; lavoratori che, stando alle decisioni annunciate dal gruppo nel 2021 diventeranno disoccupati.
“Questa vertenza ha un valore nazionale – dichiara il presidente della Provincia, Diego Di Bonaventura – le motivazioni addotte, il Covid e la recessione mondiale che ne conseguirebbe, e le modalità utilizzate, una fredda e concisa comunicazione, rappresentano uno spaccato significativo di quello che può succedere in autunno. Aziende possedute da fondi finanziari e multinazionali che spostano aziende sulla base di convenienze finanziarie senza alcuna considerazione per le conseguenze che si determinano sui territori. Per questo Provincia, Regione e Comuni senza se e senza ma sono a fianco di lavoratori e sindacati. Al Ministero chiediamo una riunione in presenza, almeno per noi rappresentanti istituzionali e sindacali italiani. Anche questo sarebbe un segnale importante”. La riunione, al momento, dovrebbe svolgersi in remoto con la partecipazione dei rappresentanti del gruppo Praesidiad e Carlyle.
Il documento sottoscritto dagli enti locali e regionali è stato sottoposto alla firma anche dei Parlamentari e dei Consiglieri Regionali. “La Betafance è campanello d’allarme – chiosa Di Bonaventura – e non va sottovalutato. E’ una storia che potrebbe ripetersi in altri luoghi con le stesse motivazioni: inaccettabili”.